Sindacato docenti,Rosa Daniela Grembiale rieletta presidente del Cipur

Motivo d'orgoglio per la docente e per l'Umg

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    Rosa Daniela Grembiale, docente di Reumatologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, è stata rieletta presidente del Cipur, l’associazione culturale sindacale dei docenti universitari. Per i prossimi tre anni il Cipur (Coordinamento Intersedi dei Professori Universitari di Ruolo) sarà guidato dalla docente catanzarese che continuerà a portare avanti con impegno e determinazione un’azione di stimolo all’interno del mondo accademico italiano. “L’emozione anche questa volta è stata enorme – ha dichiarato Rosa Daniela Grembiale – anche perché i colleghi mi hanno rieletto per acclamazione e questa rappresenta l’attestazione massima di stima anche in considerazione del percorso già tracciato nei tre anni di presidenza del mio precedente mandato. Ritengo inoltre che questa rielezione – ha sottolineato la Grembiale – sia motivo di orgoglio non solo a titolo personale ma anche per l’università di Catanzaro”. Il Cipur, presente in tutti gli atenei italiani, rappresenta oltre un terzo del totale dei docenti iscritti ad una qualche associazione sindacale universitaria e si occupa del coordinamento dei docenti ordinari, associati e dei ricercatori.

    L’associazione, alla quale aderiscono oltre duemilacinquecento professori universitari di ruolo e fuori ruolo di tutti gli Atenei, rappresenta gli iscritti di fronte alla controparte (Ministero dell’Università in primo luogo) nelle vertenze di categoria e tutela i diritti e la dignità morale, giuridica ed economica dei docenti. “Continueremo ad avviare azioni a garanzia dei docenti e dei ricercatori attraverso una programmazione attenta e mirata a potenziare i rapporti con le istituzioni e con il mondo politico; il nostro obiettivo principale a livello nazionale – ha sottolineato la presidente Grembiale – è quello di arrivare a modificare la legge 240 del 2010. La legge Gelmini ha dato luogo ad una serie di iniquità che noi vogliamo rimuovere. Vigileremo – ha concluso la Grembiale – e ci attiveremo per la rottamazione di questa legge che non garantisce a tutti lo stesso diritto e le stesse possibilità di progressione di carriera, al fine di eliminare definitivamente le assurde diversità di trattamento che caratterizzano attualmente l’Università”.

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