Centro storico, per Abramo il food va bene ma non basta (VIDEO)

Il sindaco punta alla riconversione degli immobili per adibirli ad attività commerciali

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    di Giulia Zampina

    Fondi Europei destinati alla rivitalizzazione commerciale del centro storico, per consentire la riconversione degli immobili in modo da poterli destinare ad attività produttive. E’ questa la strada che il sindaco Abramo spera di poter seguire per cavalcare l’onda positiva che in questo momento ha consentito diverse aperture commerciali nel centro storico e ancora più in là nel centro di Catanzaro. In realtà già il piano Urban, sindaco sempre Sergio Abramo, aveva dato questa opportunità che a dire il vero non fu sfruttata fino in fondo poiché molte di quelle attività di animazione culturale e commerciale furono poi fagocitate da altri interessi e finirono con il finire dei fondi.

    Nell’ultimo mese un’inversione di tendenza è abbastanza chiara.Sono diverse le attività che stanno scommettendo su nuove aperture.  

    Il punto è un altro oggi, che sono cambiati i contesti storici e sociali, bisogna capire la vocazione dei diversi quartieri della città quale deve essere. Secondo Abramo la risalita economica non passa solo dal food. Ed effettivamente non è una considerazione errata. E’ indispensabile però che l’amministrazione si adoperi in più sensi fondamentali. La smobilitazione di quegli eterni cantieri sempre aperti nel centro, dando, anche ai privati, un tempo adeguato di realizzazione, il recupero di alcuni luoghi peculiari che creano l’identità del quartiere, sia il cinema Orso ed il vecchio mercato a Lido, o il teatro Masciari e altre strutture al centro.

    Recupero che però rientri in un’idea complessiva di città. E poi ultima ma non meno importante, l’avvio di un’adeguata politica di raccordo logistico e sociale tra tutte le zone del capoluogo. Meno di centomila abitanti non possono costituire un aggregato tanto disomogeneo, dal punto di vista della logistica, al punto da non dialogare tra di loro. Ecco perché, se da un lato è condivisibile l’auspicio del sindaco rispetto all’attivazione di fonti di finanziamento necessarie per il rilancio del centro storico, dall’altro è opportuno pensare subito ad una serie di servizi connessi allo sforzo che i privati stanno compiendo per investire laddove la scommessa ancora appare azzardata.

     

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