Giovino, ‘no ad applicazione piano casa dietro il porto’

L'intervento di Antonio Gigliotti già consigliere comunale 

Più informazioni su


    Riceviamo e pubblichiamo

    Il comparto tra fiume Alli e l’attuale “quartiere Giovino” è un importante comprensorio di notevole valenza paesaggistica,ambientale ed habitat naturalistico, esteso circa 232 ettari. Esso costituisce, insomma,( per la presenza di torrenti, di dune costiere, di ampie zone agricole ),un vero e proprio patrimonio paesaggistico e ambientale da difendere e salvaguardare, garantendo la fruizione pubblica della fascia frangivento che rappresenta l’elemento di connessione tra la spiaggia e le aree retrostanti. Il Consiglio Comunale di questa amministrazione con deliberazione n. 120 del 12/09/2019 ha inteso, tra l’altro, “procedere alla determinazione motivata ed univoca delle aree riconducibili alla delibera del Consiglio Comunale n.1/2017 eliminando qualsiasi potere istruttorio interpretativo o discrezionale derivante dall’assenza di perimetrazione degli ambiti riferiti genericamente con le diciture Giovino e Germaneto” ,esercitando l’ autonomia concessa dalle normative vigenti, sia pure fino al 31 dicembre dell’anno in corso, relativa al Piano Casa che consente demolizioni e ricostruzioni e/o ampliamenti di fabbricati esistenti , sia pure modeste sono le presenze nell’area oggetto della deliberazione n. 120.

    Ma se tale deliberazione pone l’assoluta impossibilità edificatorie per le pochissime presenze di manufatti edilizi nell’ambito perimetrato con la deliberazione n.120, dall’altra parte apre la possibilità di applicare il Piano Casa alle aree classificate nel PRG vigente quali zona omogenea D ed E che sono retrostanti il Porto. Ebbene se, finalmente, l’Amministrazione riuscirà a spendere il contributo regionale di circa 20 milioni di euro stanziati per il completamento del Porto di Catanzaro lido, allora si rende necessario procedere a integrare la propria precedente delibera n. 120 con l’individuazione di un nuovo perimetro di esclusione dell’applicazione del Piano Casa che includa le aree retrostanti la zona portuale, che rappresenteranno il naturale luogo dello sviluppo economico dell’indotto delle attività turistiche del porto.

    L’importanza di una buona programmazione urbanistica di dette aree è, inoltre, rilevante se inserita nel contesto di degrado generale di Lido, nella mancanza di verde attrezzato, di attrezzature turistiche qualificanti: fattori che hanno mortificato le potenzialità turistiche del quartiere e di tutta la città nel suo complesso. “Ridisegnare la città” è il titolo con il quale il consiglio comunale nel 2013 ha approvato gli indirizzi per la redazione del P.S.C. ma l’amministrazione di centro-destra è in ritardo sul crono programma che Abramo aveva annunciato nel 2015 e che prevedeva l’adozione definitiva del P.S.C. entro la fine del 2018. Bisogna accelerare le operazioni del nuovo strumento urbanistico che dovrà avere un processo unitario assegnando ruolo e funzioni a tutti i quartieri partendo da S. Elia fino a Catanzaro Lido e concentrandosi, non estrapolando, soprattutto sulle due aree strategiche per il futuro della Città : l’area direzionale di Germaneto e l’area turistica di Giovino/Porto.

    Antonio Gigliotti già consigliere comunale

    Più informazioni su