Stipendi Polizia, la Consap denuncia il perdurare del blocco salariale

Il sindacato chiama a raccolta tutti gli appartenenti alla categoria

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    “Dove sono finiti i 132€ netti per un agente ostentati e promessi dalla consorteria?” È quanto si domanda la Consap- Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia  di Catanzaro. “Un contratto irrisorio e inadeguato che non riscatta 10 anni di blocco salariale. Ma lo scherno non si ferma qui: quasi dieci anni per un rinnovo contrattuale rivelatosi   “avvilente e mortificante” equivalente neanche al costo di un caffè al giorno. Una mega fandonia dunque, per il rinnovo del contratto forze di Polizia e Militari concesso dal Governo .Un aumento di stipendio minimo per non dire al limite della vergogna…tra 40 e i 70 euro in busta paga.

    La Consap  – nelle persone dei segretari  Antonio Cunsolo ed Ettore Allotta  -grida allo scandalo –“ Un contratto del nulla che offende gli uomini e le donne in divisa. Un governo che preconizza democrazia ma “arma gli ufficiali”…Il vecchio illogico e irrazionale teorema napoleonico. Aumenta la paga agli ufficiali…di fronte all’immolazione di migliaia di uomini e donne in uniforme che combattano la criminalità, per dare sicurezza e fiducia alla popolazione italiana e l’esecutivo risponde con un contratto insignificante!”

    Il nuovo contratto andrà a coprire il triennio 2016-2018, quindi i lavoratori a marzo, quando giungeranno gli aumenti, avranno già maturato oltre due anni di arretrati. Ma anche qui l’ennesima beffa poichè la cifra una tantum media si aggirerà intorno ai 492 euro che per i 26 mesi in questione dà un gretto e infelice aumento di 19 euro lordi. 

    Ciò non rende giustizia al lavoro degli agenti di polizia. Perché grazie a loro se vengono sventati attentati o arrestati latitanti pericolosissimi.

    Non dobbiamo nemmeno dimenticare che il 4 marzo si vota per le elezioni politiche e appunto il governo si sta dando un gran da fare per far arrivare aumenti e/o arretrati nella busta paga del 27 febbraio confidando in tale ingannevole manovra per ottenere maggior consenso da parte degli elettori.

    La Consap però, intende raccogliere il rincrescimento e tutta la insoddisfazione della categoria e attraverso iniziative specifiche si adopererà per cercare di modificare la situazione perché per come è stato impostato il rinnovo contrattuale sembra che il personale non conti NULLA.

    “Siamo ancora alla logica del “divide et impera”. Divide et impera, una tecnica che ha fatto grande l’impero romano.

    La tecnica del dominio e della supremazia tramandata nei secoli che ancora oggi ne fanno uso e ABUSO tutti i governanti. Divide et impera tramandato ai suoi discendenti eredi dell’Italia di oggi in cambio di agi e privilegi.  Uno dei motivi per i quali  alla fine i sindacati firmano il contratto di lavoro è il fatto che anche la mancata firma , la prepotenza e la sfrontatezza  del potere rende  efficace, comunque, il rinnovo di tale contratto. Oggi più che mai dobbiamo essere uniti.- La Consap resta convinta sostenitrice di battaglie su tali delicati e complessi temi per la vita di tutti gli agenti di Polizia che rappresentano una risorsa importantissima per la vita quotidiana di ogni cittadino. Chi ha lavorato e lavora per allontanare e dividere il mondo sindacale dalle rappresentanze dovrà assumersi tutte le proprie responsabilità di fronte ai Colleghi. Si dimentica che la delinquenza e la criminalità organizzata sono in persistente intensificazione e gli agenti delle forze dell’Ordine si trovano sempre più spesso coinvolti in contesti di grave pericolo. Lo stesso terrorismo non si è affatto attenuato ed anzi continua a rappresentare una mina vagante per la società attuale. E dunque sono proprio gli agenti delle forze dell’Ordine che dovrebbero essere gratificati e premiati più di ogni altra categoria poiché essi rischiano la propria vita per proteggere e difendere i cittadini e per far regnare la legalità nelle strade divenute ormai terra di conquista. Forse lo Stato e i poteri forti dimenticano quanto sia arduo per gli agenti delle Forze dell’Ordine ritornare a casa sani e salvi dopo ogni manifestazione o ogni evento drammatico.Il coraggio delle azioni é non aver paura di esporsi personalmente nelle decisioni difficili.

    Tutti insieme ricominciamo a lottare per raggiungere i nostri obiettivi,con tutta la possibile. Adesso si ricomincia lottare per difendere con energia e vitalità il buon diritto di ogni agente a vedere riconosciuto il proprio lavoro e ad essere gratificato in proporzione all’enorme rischio che essi corrono”

     

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