Due detenuti mandano in ospedale agente polizia penitenziaria

La Uilpa esprime solidarietà e parla di carcere sovraffollato 

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    “ Questa Organizzazione Sindacale avverte il bisogno di formulare all’appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria il proprio sentimento di solidarietà e vicinanza per la vile aggressione da parte di due detenuti di etnia Rom che lo hanno costretto a dover ricorrere alle cure del pronto soccorso con una prognosi iniziale di 20 giorni per frattura e contusioni”. E’ quanto si legge in una nota stampa della Uilpa, sindacato polizia penitenziaria. “Nella giornata del 2 febbraio, infatti, due detenuti comuni , di fronte al rifiuto di consegnare dei farmaci di cui non potevano averne il possesso nella camera detentiva, ma solo attraverso l’Asp che ne avrebbe curato la somministrazione, aggredivano un Assistente Capo con un piede di un tavolino che all’uopo era stato divelto. Secondo la UIL la Casa Circondariale “Ugo Caridi “ di Catanzaro è l’unico Istituto sovraffollato della Calabria .“ Quando in una struttura i detenuti vengono stipati – sono circa settecento – è facile immaginare quali e quante tensioni si possano generare. Presso l’Istituto di Catanzaro i reparti di media sicurezza sono strapieni e non vi sono più posti detentivi, tanto da dover allocare presso il settore isolamento tutti i detenuti provenienti da altri Istituti o dalla libertà. Tale situazione non è solo grave ma inaccettabile atteso che in Calabria alcuni Istituti registrano numeri non eccessivi. Se, chi ha il dovere di farlo – Provveditorato della Calabria – non segue e monitora in maniera idonea queste problematiche, diventa poi consequenziale che accada ciò che sta accadendo, conclude il Segretario Regionale della UILPAPoliziaPenitenziaria- Paradiso – che nell’Istituto in tali condizioni si può respirare solo insicurezza”.

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