Al Tribunale Minorenni il processo simulato dell’Ic Milani

Anche quest’anno l’Istituto ha preso parte al progetto Ciak


Lo scorso sabato 9 febbraio ha avuto luogo, al Tribunale per i Minorenni del capoluogo calabrese, il processo “simulato” dagli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. “Don Milani” di Catanzaro nell’ambito del progetto “CIAK: un processo simulato… per evitare un vero processo”. Di seguito la nota stampa di resoconto dell’iniziativa inviata da un docente della scuola stessa.

“Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male”. Nella sua profonda sensibilità, Eduardo De Filippo, genio della drammaturgia italiana si riferiva al valore catartico della scena, che consente all’attore e allo spettatore di far emergere ed esplorare parti nascoste di sé e dar loro una voce”. Ricorda questa Il teatro agito da soggetti in crescita, che ha per scena un’aula di tribunale e la cui simulazione consiste nel dibattimento di un processo minorile per bullismo inframezzata e seguita da una formazione specifica a carattere giuridico degli studenti sulle fasi, la natura, le motivazioni e i “protagonisti” del processo, è lo spirito del Progetto Ciak: un processo simulato… per evitare un vero processo, ideato dal Tribunale per i Minorenni di Catanzaro e promosso da svariati enti e istituzioni, giunto ormai alla sua quinta edizione e che coinvolge ogni anno gli istituti di istruzione di ogni ordine e grado della provincia nella realizzazione di un percorso di approfondimento ed educazione alla legalità che va dalla sensibilizzazione ai temi delicati del cyberbullismo e dei rischi connessi all’uso dei social media attraverso il confronto con rappresentanti e giudici del Tribunale e figure di supporto, allo studio del copione e al dibattimento simulato su un caso realmente accaduto, tappa conclusiva dell’intero percorso.

Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” ha preso parte al progetto – su impulso del drigente Scolastico  Angelo Gagliardi con studenti del secondo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado, che hanno avuto l’opportunità di fare un iter di arricchimento e approfondimento della cultura della legalità, reso più significativo dall’azione scenica. A guidarli, le docenti Rossana Veraldi e Loredana Pizzari che con straordinaria competenza e dedizione hanno saputo, anche grazie alla consueta sinergica collaborazione dei genitori, coinvolgere i ragazzi, orientarli, stimolarli e aiutarli a realizzare questo processo di immedesimazione e comprensione delle dinamiche comportamentali e psicologiche attraverso la risorsa della drammaturgia.

E i ragazzi, che, come sempre accade, se ben guidati, con passione e trasporto, attivano risorse e sviluppano competenze inimmaginabili, hanno risposto egregiamente regalandoci l’infinita emozione della loro grande capacità di calarsi nella parte e restituirci i giudici togati e onorari, i testimoni, gli imputati, gli esperti, la vittima… in un dibattimento eccezionalmente “a porte aperte”, in cui genitori e spettatori hanno apprezzato lo straordinario valore educativo dell’iniziativa e l’ennesima grande lezione di vita del teatro, capace di farsi tramite di valori, di comprensione e, ancora una volta, di legalità e crescita”.