Azienda unica ospedaliera, Cgil: ‘Adeguata concertazione sociale’

Il sindacato  auspica che il conseguente percorso legislativo e la successiva e necessaria attuazione della detta unificazione tenga conto del contributo delle parti sociali

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    La CGIL Calabria nell’apprendere del via libera, della Terza Commissione Consiliare della Regione Calabria, sulla proposta di legge per l’unificazione dell’Azienda Universitaria e di quella Ospedaliera, auspica che il conseguente percorso legislativo e la successiva e necessaria attuazione della detta unificazione tenga conto del contributo delle parti sociali del competente territorio e dei soggetti titolari della negoziazione dei comparti contrattuali interessati a salvaguardia delle professionalità, delle risorse umane già esistenti nelle due aziende e della concreta regolamentazione dei rapporti tra Università e Sanità Regionale. Tutto ciò – si legge in un comunicato – anche al fine di assicurare una integrazione che salvaguardi allo stesso tempo l’autonomia delle funzioni per una migliore offerta e qualità dell’assistenza sanitaria regionale, delle attività della didattica e ricerca, con l’affermazione ed il riconoscimento per le esperienze positive e le relative eccellenze. Il processo legislativo avviato deve rappresentare una delle leve per il rilancio del Servizio Sanitario Regionale, in termini di risposta al diritto alla tutela della salute dei Calabresi e contestualmente perseguire le finalità di didattica e ricerca del sistema universitario e quindi la conseguente elevazione qualitativa del servizio sanitario regionale e delle specifiche attività del mondo accademico. Anche per questi motivi – prosegue Cgil – l’unificazione va fortemente perseguita e sostenuta con un’adeguata concertazione sociale alla quale la scrivente Confederazione, unitamente alle proprie strutture territoriali e alle competenti federazioni di categoria, non farà mancare il proprio contributo di elaborazione e di proposte in grado di affrontare e risolvere le problematiche che si frapporranno rispetto all’attuazione del nuovo modello organizzativo dell’Azienda Ospedaliero-universitaria.

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