Sesso in chat con minore, due indagati. 1 aprile incidente probatorio

La ragazza, all’epoca 12enne, avrebbe conosciuto i due sui social. Con il 40enne originario di Borgia sarebbe andata ben oltre i semplici messaggi


Di Giulia Zampina

E’ stato rinviato al prossimo primo aprile l’incidente probatorio che vedrà difronte uuna ragazza, ora di 16 anni  e due uomini, uno di 29 anni di origine palermitana ed uno di 40 anni originario di Borgia, che con lei intrattenevano conversazioni a sfondo erotico con scambi di immagini dello stesso tenore, attraverso la messaggistica istantanea di Whatsapp e messanger, quando la ragazza di anni ne aveva solo 12.

La vicenda nasce in un contesto di difficoltà  in cui la ragazzina, difesa in giudizio da Magda Mellea,  ha vissuto prima di essere accolta in una comunità protetta, lì lei stessa avrebbe fatto delle confidenze ad un’amica la quale ha riferito tutto alla direttrice della comunità che ha prima contattato i due uomini dal telefono della ragazzina e successivamente ha informato la magistratura competente dei fatti.

Le accuse per i due indagati difesi da Stefano Nimpo, Francesco Mancuso e Pietro Chiodo, sono quelle di aver compiuto atti sessuali con una persona, all’epoca, di età inferiore ai 14 anni. In particolare per l’uomo originario di Borgia, l’ipotesi accusatoria sarebbe anche quella di aver consumato un rapporto orale con la ragazzina a cui aveva dato un appuntamento. Entrambi, sempre secondo l’accusa formulata nella carte firmate dal Giudice Giacinta Santaniello, durante le conversazioni in chat con la minore hanno assunto atteggiamenti tali da provocare nella ragazza risposte a sfondo pornografico dello stesso tenore. Il tutto documentato da quanto è stato rinvenuto nel telefono della minore.