LA TESTIMONIANZA Il 19 marzo e quei papà per cui non è una festa

Lo sfogo di un padre: 'Ci sono madri che si vendicano e scaricano il proprio rancore ed odio nei confronti degli ex partner sottraendo ''completamente i propri figli al malcapitato genitore'

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    Riceviamo e pubblichiamo a seguire la testimonianza di un padre

    Oggi nella ricorrenza della festa del papà, che come dice la parola ” festa” tanti padri come me non potranno stare vicino ai propri figli e a volte nemmeno sentirli telefonicamente. Questo è possibile perché ci sono madri che si vendicano e scaricano il proprio rancore ed odio nei confronti degli ex partner’ sottraendo ”completamente i propri figli al malcapitato padre, non pensando che i danni oltre a farlo ai propri ex, lo fanno principalmente ai propri figli che così diventano orfani di padri viventi, con problematiche serie nel loro processo di crescita. Nel 2019 ancora assistiamo a questi abominei. Le istituzioni proteggono questi comportamenti Scon Certanti a volte premiando pure queste mamme se si può definirle tali. In Italia i padri non sono tutelati anzi vengono trattati come bestie e delinguenti anche se magari sono tutt’altro, professionisti, professori educatori ecc. Questa è la triste realtà. Si tutelano addirittura i nuovi compagni che sostituiscono il padre naturale senza nemmeno sapere chi sono. Molti giudici e assistenti sociali prendono decisioni assurde e la corruzione dilaga. Questi sono i diritti umani calpestati di figli e padri. Queste succede nella moderna Italia nel 2019. A voi le riflessioni. Buon 19 marzo a tutti o forse non proprio tutti.

    G. T. 

    (immagine generica tratta dal web)

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