Processo omicidio Berlingieri, ricostruita attività investigativa

Il fruttivendolo 57enne fu ucciso la sera del 12 gennaio dello scorso anno davanti al suo negozio

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    di Antonio Capria

    E’ ripreso con l’esame dell’ufficiale di polizia giudiziaria che ha condotto le indagini insieme ai colleghi della squadra investigativa del Commissariato di Lamezia Terme il processo in Corte d’assise a Catanzaro (presidente Alessandro Bravin) per l’omicidio del fruttivendolo 57enne Francesco Berlingieri, ucciso la sera del 12 gennaio dello scorso anno davanti al suo negozio in via Fiume a Sambiase. Imputati per il delitto sono i coniugi Marco Gallo (presente in aula) e la moglie Federica Guerrise, difesi dagli avvocati Antonello Mancuso e Francesco Siclari. Marco Gallo è accusato anche degli omicidi del dipendente delle Ferrovie della Calabria Gregorio Mezzatesta, ucciso a Catanzaro il 24 giugno 2017, e dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso, ucciso davanti alla sua abitazione il 9 agosto del 2016 a Lamezia Terme. Durante l’esame condotto dal procuratore Salvatore Curcio, l’investigatore del Commissariato di Lamezia ha ricostruito la dinamica dell’omicidio e ripercorso minuziosamente l’attività investigativa che ha portato a stringere il cerchio sui presunti esecutori materiali, attraverso la ricostruzione dei movimenti dei due coniugi e l’identificazione dei mezzi utilizzati anche attraverso l’analisi dei filmati raccolti dalle telecamere di sorveglianza e dei tabulati delle celle telefoniche. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna avrebbe fatto da “specchietto”, effettuando dei sopralluoghi a bordo della sua Fiat 600, e poi avvisando il marito dell’arrivo di Berlingieri davanti al suo negozio. Nell’agguato venne ferito lievemente anche il nipote 11enne della vittima, che lo stava aiutando a scaricare delle cassette di frutta da un furgone. Il controesame del teste da parte della difesa è stato fissato per il prossimo 30 maggio.

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