Borgia, Maiuolo e Cristofaro: ‘Sulla Battaglina solo verità’

I consiglieri di Nuova Borgia: 'Continueremo a tenere alta l'attenzione sull'argomento' 

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    ‘Non giochiamo d’anticipo come vorrebbe far credere tale amministrazione, noi sulla questione Battaglina non abbiamo mai mollato l’osso dal 6 giugno 2016 (data in cui ha preso mandato il nuovo Consiglio comunale) siamo stati presenti e insistenti su un argomento che nella nostra agenda di attività consigliare ha sempre rivestito una posizione privilegiata’. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di Nuova Borgia Giovanni Maiuolo e Marta Cristofaro in seguito al comunicato diramato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale.

    ‘ Rammentiamo alle vecchie e poco lucide memorie  – proseguono – che del caso Battaglina sono stati chiesti due Consigli Comunali, mai convocati; innumerevoli interrogazioni, non ultima quella del 20/08/2018 in cui venivano richieste tutte le documentazioni in essere sul caso e le relative memorie difensive dell’avvocato Scalzi, mai pervenuteci; abbiamo incontrato personalmente il procuratore Gratteri già nel 2017 attraverso un colloquio in cui portavamo le preoccupazioni e le istanze dibattute nelle pubbliche piazze, nonché le aspettative e le speranze di migliaia di cittadini al fine di mettere in moto una burocrazia per noi troppo lenta vista l’ingente pericolo e non un’azione rivolta contro tale amministrazione (come ora vorrebbero far passare con tendenzioso vittimismo taluni soggetti facente parte della maggioranza)’.

    ‘Si arriva ora – aggiungono i consiglieri di opposizione –  all’ultimo atto nonché all’ esposto inviato il 21/03/2019 dallo scrivente gruppo consiliare, che sancisce un’ulteriore mobilitazione da parte nostra al fine di smuovere l’immobilismo e la mancata trasparenza. Ebbene sì questa “annosa vicenda”, che così definendola nel comunicato diramato il 24 marzo l’amministrazione Sacco ammette che si è trascinata nel tempo, deve volgere al termine una volta per tutte, ma non permetteremo che il tutto passi in sordina. Non permetteremo  – si legge nell’intervento – di sminuire l’operato di associazioni e cittadini liberi che hanno lottato con le unghie e con i denti per porre fine ad un pericolo di proporzioni inimmaginabile. A vostro piacimento utilizzate pesi e misure differenti, sull’atto della chiusura della scuola le nostre “denunce” erano il capro espiatoio, oggi sul caso Battaglina le nostre denunce sono meri atti inutili. Vorremmo chiarire come le ambiguità e le perplessità siano tutte dalla nostra parte’.

    ‘La Determina n. 23/2019 baluardo di tale amministrazione  – è quanto affermano i consiglieri comunali – pare sia stata frutto di una antecedente riunione di cui noi, tanto per cambiare, non ne siamo stati informati, né tantomeno è possibile riscontrarne traccia in nessun atto pubblico cosi come non vi è riferimento nella determina del 23/03/2019. Vorremmo altresì sottolineare come la stessa Determina venga assunta dall’ufficio tecnico di sabato pomeriggio quando gli uffici sono, con ogni evidenza, chiusi! Secondo noi il problema è l’esposto che, posto in essere da parte nostra all’oscuro di ogni azione sul caso da parte della maggioranza, rompe come sempre le uova nel paniere. Siamo certi che potrebbero spiegare ai cittadini come la determina venga emanata con un ritardo di 5 mesi se si considera l’atto del 29/10/2018 in cui si intimava un termine di 10 giorni? Siamo certi che potrebbero ulteriormente spiegare come mai si è dovuto attendere il parere del legale Scalzi quando quest’ultimo è un mero atto amministrativo?

    Vi rammentiamo alcuni passaggi decisivi che la memoria storica di questo paese non deve assolutamente dimenticare. Il 29 luglio 2013 nel Consiglio Comunale prende la parola l’assessore Elisabeth Sacco che così relaziona in merito al punto ordine del giorno ‘di dover modificare temporaneamente la destinazione d’uso del terreno in questione evidenziando che ciò rappresenta un beneficio per la collettività, in quanto i proventi della concessione già in atto saranno destinati alla realizzazione di opere pubbliche di interesse della collettività’.

    Un gruppo di cittadini nel 2015 si costituisce parte civile nel procedimento dinanzi al Commissario degli usi civici mentre il Comune di Borgia è contumace. Nel 2016 presso la Corte d’Appello su ricorso della Sirim, è sempre un gruppo di cittadini liberi che si costituisce in sede di giudizio e non il Comune di Borgia. La sentenza emessa dalla Corte d’Appello è conforme a quella della Commissione e per tutti i cittadini si apre uno spiraglio, l’unico percorribile ed a cui ci si è potuto appigliare per negare la realizzazione della discarica Battaglina. Le sentenze contro la sdemanializzazione hanno consentito alla Regione di revocare tutti i permessi accordati alla Sirim nella Convenzione stipulata con il Comune di Borgia.

    La ricostruzione, seppur breve e semplicistica, di un nodo centrale era doverosa vista l’arroganza di chi vuole prendersi meriti che non ha, anzi è stato ed è antagonista alle lotte cittadine sulla questione. Oggi  – aggiungono – l’atto di restituzione del terreno è prima di tutto un atto amministrativo dovuto e non certo vanto di un’amministrazione silente. Sul punto abbiamo sempre visto chiuderci porte in faccia, nessuna trasparenza e nessuna forma di comunicazione propositiva. Oggi ci portiamo a casa una vittoria – concludono Maiuolo e Cristofaro – piccola ma pur sempre una vittoria, per aver scelto la parte opposta sempre e comunque per aver sfruttato ogni mezzo a nostra disposizione con l’intento ed il dovere morale ed istituzionale del ruolo che ricopriamo di mantenere alta l’attenzione sulla questione Battaglina. Continueremo a percorrere questa via, perché per noi è imprescrittibile la verità sulla Battaglina’.

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