Centro, Giovino e altro nell’incontro I Quartieri-Ordine Architetti

Prosegue la campagna d'ascolto e confronto dell'associazione 

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Continua la campagna di ascolto e di confronto dell’associazione I Quartieri con le associazioni di categoria e con gli ordini professionali.

Si è tenuto in questi giorni – come si legge in una nota stampa – presso la sede di Catanzaro l’incontro con l’Ordine degli Architetti, che peraltro è l’organizzazione professionale più antica della città capoluogo.

L’architetto Giuseppe Macrì, presidente dell’ordine, ha esposto ai rappresentanti dell’associazione I Quartieri, al presidente Alfredo Serrao ed al coordinatore cittadino Antonio Nisticò, quelle che sono le considerazioni e le possibili linee di sviluppo per la città di Catanzaro, secondo una visione tecnica capace di coniugare le esigenze di sviluppo economico modulato su un progetto di recupero urbanistico da costruire ed immaginare.

Si è riscontrata una grande sintonia ed una posizione comune soprattutto rispetto alla necessità di dare vita, seriamente, ad una legge regionale che riconosca Catanzaro come capoluogo di regione, disponendo una dotazione di bilancio, fondi che sono necessari per l’ammodernamento della città quale centro direzionale di vocazione regionale.

Durante il confronto sono stati indicati quelli che sono i veri asset di sviluppo per la città di Catanzaro: sanità, amministrazione e centro storico. Tre direttrici di sviluppo che non possono essere considerate in modo autonomo, ma che devono essere un tessuto unico, quello che sappia immaginare una nuova vita per il complesso del Pugliese, come centro direzionale di tutti i servizi di base dell’Asp territoriale, ridando vita ad una struttura, che in presenza del nuovo ospedale, deve mantenere una funzione ed una sua connotazione di salvaguardia urbanistica.

Quella salvaguardia del tessuto urbano, che nella realizzazione del nuovo ospedale, privilegi la città magari immaginando la costruzione nel sito – di proprietà della regione Calabria – ai margini della Via De Filippis, dove era stata prevista la realizzazione della cittadella regionale.

In questa visione della città, che l’architetto Macrì ha delineato ai delegati de I Quartieri, anche il centro storico riprende una sua connotazione, quella culturale, artistica e di servizi sul terziario avanzato. E’ questa una ricchezza assoluta per la città, sia perché conserva quasi intatto il suo patrimonio architettonico, sia perché può essere secondo le diverse vocazioni, centro per contenitori di sviluppo. Quello sviluppo che deve restituire appetibilità alla città di Catanzaro, dove i diversi attori devono essere costantemente interlocutori per la costruzione di un Comitato strategico per l’edilizia, che sappia superare le diversità, giusto per non conoscere situazioni di scontro come quello sulla vicenda di Giovino.

Una questione quella di Giovino – ha rimarcato il presidente dell’ordine degli architetti Macrì – che non ha un futuro in termini di tripartizione, in quanto la stessa sarebbe una variante al Prg vigente, quindi avrebbe bisogno dell’approvazione in sede regionale, che stante una legge regionale, considerata inadeguata, verrebbe bocciata. Resta peraltro il dubbio circa la validità della tripartizione, per come elaborata, senza prevedere uno progetto organico di sviluppo a vocazione specifica nel rispetto e conservazione delle vocazioni ambientali.

E’ emerso dall’incontro fra l’Ordine degli Architetti e l’associazione I Quartieri, una sinergia utile per il futuro. Quella che mette al centro di ogni progetto un criterio di valutazione organica della città, l’unica soluzione per riequilibrare il tessuto urbano catanzarese, costruendo una rigenerazione urbanistica e ricucendo i diversi territori”

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