Vvf alla Naca nel ricordo del decennale del terremoto in Abruzzo

In quella occasione le unità vigilfuoco di Catanzaro e Cosenza furono inviate a tutela dell’incolumità della comunità di Capitignano piccolo centro poco distante da L’Aquila

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    Come ogni anno, in occasione della manifestazione religiosa della “Naca” i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catanzaro avranno l’onore di portare a spalla il “Cristo morto”.

    Una tradizione che si tramanda oramai da anni e alla quale il personale VV.F. partecipa, di turno libero, con devozione e rispetto verso l’evento che riveste singolare importanza per tutta la cittadinanza catanzarese.

    Quest’anno per il personale Vvf la processione sarà maggiormente sentita in quanto un particolare pensiero sarà rivolto alle persone colpite dieci anni fa dal terremoto nel territorio Abruzzese.  L’affettuoso legame con il personale del Comando vigili del fuoco di Catanzaro nasce nel 2009 nella sfortunata circostanza del terremoto che ha visto la partecipazione delle colonne mobili della Calabria.

    In quella occasione le unità vigilfuoco di Catanzaro e Cosenza furono inviate a tutela dell’incolumità della comunità di Capitignano piccolo centro poco distante da L’Aquila.

    “Ebbene – racconta oggi l’Ispettore antincendi Massimo Conforti – la popolazione di Capitignano riconobbe nel personale della Calabria coloro che, a rischio della propria vita, avrebbero operato affinché nessuno potesse subire ulteriori danni oltre a quelli già devastanti causati dal sisma del 6 aprile.

    In quei pochi giorni vissuti unitamente a quella gente i vigili del fuoco condivisero lacrime, disagi, emozioni e soprattutto la consapevolezza di una situazione drammatica in alcuni casi  irreversibile. Quello che ci colpì piacevolmente fu il clima di familiarità e fratellanza ma soprattutto quel caratteristico “profumo” di chi, anche davanti all’assoluta disperazione, trovava la forza di guardare avanti alla ricerca di una flebile luce di speranza per ricominciare.

    La notte quando sfiniti rientravamo nelle nostre tende ci si confrontava e con enorme stupore si scopriva giornalmente di aver appreso qualcosa da quelle persone. Ci sentivamo arricchiti di qualcosa di diverso dal denaro, qualcosa che non aveva prezzo… l’amore. Un amore vero, fatto di cose semplici e che ci portava a vivere e fare nostri i disagi di quella popolazione.

    Il giorno della nostra  partenza pur sapendo di tornare a casa dalle nostre famiglie ci stringemmo a quella gente tra le lacrime.

    Giunti in Calabria abbiamo pensato fosse doveroso da parte nostra dare un ulteriore aiuto proveniente dal cuore. In segno di ringraziamento per quella grande lezione di vita ricevuta, si approntò un progetto di raccolta fondi “Insieme per Abruzzo” che dopo svariate presenze in alcune piazze della provincia di Catanzaro, culminò in una manifestazione al  teatro Masciari dove fu invitato a presenziare padre Ever, il parroco della parrocchia di Capitignano il quale rimase piacevolmente colpito dall’attestazione di solidarietà che il personale del comando dimostrò in quella occasione.

    Nel 2011 una delegazione del personale dei vigili del fuoco di Catanzaro fu invitata a Capitignano in occasione dell’inaugurazione di un centro della comunità costruito anche grazie al nostro piccolo contributo.

    Questo gemellaggio, questo legame con quelle persone continua ancora oggi. Dentro al cuore ogni vigile del fuoco porta un ricordo indelebile, ed è a loro e a tutta la popolazione Abruzzese che vogliamo dedicare un pensiero in occasione della Santa Pasqua, pregando quel “Cristo morto” che porteremo sulle spalle, affinché ci dia sempre quella stessa forza per superare tutte le avversità.

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