Il corsivo – I laboriosi tacciono e lavorano, i vagabondi sparlano

Omaggio all'impegno di Michele Traversa per il Parco della Biodiversità

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    di Antonio Ludovico*

    C’è un uomo con i baffi che tutte le mattine, con comportamento discreto, direi british, gironzola con la sua utilitaria di colore nero tra le ritrovate meraviglie verdi del Parco della Biodiversità. Che dirige, coordina, consiglia, non alza mai la voce. È probabilmente la figura politica più importante che la città di Catanzaro abbia mai avuto, al di là di sciocchi ed inutili steccati ideologici che fanno a pugni con la buona politica e l’amore per il proprio lavoro.

    E, come per incanto, quello che sembrava un posto abbandonato e destituito della sua innegabile funzione, estetica e rigeneratrice, per i tantissimi fruitori di tutte le età, ha cominciato a riprendere vigore, lucentezza, bagliore.

    Lungo il sentiero sono stati apposti dei paletti più resistenti, la voliera degli uccelli è stata ripristinata, le numerose sculture presenti rimesse a nuovo, le panchine pitturate con felici colori, i lampioni sostituiti, le siepi curate con l’amorevolezza di tantissimi lavoratori, anche detenuti in cerca di riabilitazione sociale.

    Che Iddio ci conservi a lungo questo signore , alto e discreto, il cui amore per la sua ( e nostra) città è inconfutabile, la cui competenza è innegabile, il cui impegno è sotto gli occhi di tutti.

    Nella caciara di comunicati stampa fini a se stessi e, nella migliore delle ipotesi, inconcludenti, si ha netta l’impressione che i laboriosi tacciono e i vagabondi parlano e sparlano, riempiendo di livore un dibattito politico oramai ai minimi termini. A costoro dico con convinzione di venire al Parco per ammirare ed imparare cosa significa buona politica, senza clamori o parole fuori posto. Caro Michele Traversa, ti dovrebbero clonare e farne un esempio per le giovani generazioni.

    *Avvocato

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