Durigon (Lega) a Lamezia: il voto europeo può cambiare Italia

Il sottosegretario del partito di Salvini in provincia di Catanzaro in vista delle Europee. "Infiltrazioni della mafia in Lega? Parliamo di cose concrete non di dicerie"

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    “Se vogliamo portare l’Italia ad avere un suo bilancio ed una sua efficacia sulle azioni da mettere in campo, c’e’ bisogno di una liberta’ che, purtroppo, con i vecchi trattati non e’ stato mai possibile avere. Quindi, per noi, andare in Europa oggi non significa solo vincere le elezioni europee, credo che ci debba essere un voto per poter cambiare questa Italia”. Lo ha detto il sottosegretario Claudio Durigon a Lamezia Terme. “Avete visto nel recente bilancio – ha aggiunto Durigon – la battaglia che abbiamo dovuto attuare per portare avanti alcune delle nostre azioni. Secondo me, c’e’ bisogno di un’Europa che inquadri diversamente la responsabilita’ solidale e che possa dare all’Italia quella forza per poter ripartire come deve” “Siamo presenti un po’ dappertutto – aggiunge Durigon-. Penso che la Lega ormai sia presente in tutta Italia in maniera molto forte. Ieri abbiamo visto Matteo Salvini che in Sicilia ha riempito le piazze in maniera incredibile e con un entusiasmo bello che ci da ancora piu’ forza in tutto quello che stiamo facendo”.

    “E’ il momento di dover parlare di cose vere e non di dicerie”. Ha poi affermato rispondendo a una domanda dei giornalisti sul rischio di infiltrazioni mafiose nelle fila della Lega, soprattutto nelle regioni del Sud. “Secondo me – ha sostenuto Durigon – questo e’ un dibattito che si potrebbe fare su tutti i partiti. Io sono fiducioso di quello che stiamo facendo al Sud. Se pensiamo agli enormi risultati, che non sono sondaggi, che abbiamo avuto in Basilicata, e’ significativo ormai il radicamento della Lega e delle azioni che la Lega fa con il suo leader Matteo Salvini. Dopo di che, queste dicerie, insomma Credo – ha concluso il sottosegretario al Lavoro – che sia il momento di dover parlare di cose vere e non di cose che possono essere nascoste, celate oppure dette da voci non giuste secondo me”.

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