Inchiesta appalti, Oliverio e Occhiuto: nulla di illecito (VIDEO)

Il governatore e il sindaco di Cosenza respingono le accuse LA NOTIZIA E GLI INDAGATI 

Più informazioni su


    “In data 7 maggio mi è stato notificato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro un avviso di conclusione di indagini preliminari.
    Dopo una approfondita lettura, devo constatare che mi sono state contestate, come ipotesi di reato, fattispecie che, a mio avviso, attengono alla normale vita politico- amministrativa dell’Ente”. Lo afferma in una nota stampa il governatore Mario Oliverio” Mi si contestano scelte politiche e/o tecniche, cui si “abbinano” ipotesi di reato, alcune (vedi gara di appalto metropolitana di Cosenza) operate nel 2014, cioè precedentemente al mio insediamento alla guida della Regione; mentre per altre, come la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, è stato prodotto, come è noto, il solo studio di fattibilità, tra l’altro da parte dell’Azienda Ospedaliera.
    Sono quanto mai certo che, anche in questa occasione, nessun Giudice condividerà una simile impostazione accusatoria, che intravede sospetti di reato in normali condotte di natura politica, nel senso aristotelico del termine. Un dato sintomatico, che andrà pure approfondito, è quello che attiene ad una indagine che è iniziata a fine 2014, ovvero il giorno stesso del mio insediamento alla guida della Regione e che si è, guarda caso, conclusa verso la fine dello stesso, nel 2019! Questo ennesimo avviso di garanzia mi porta ad esprimere profonda amarezza per quanto mi sta accadendo. Non posso in alcun modo accettare di essere additato come il promotore di “una associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica Amministrazione” Ebbene, ribadisco, come già fatto in altre occasioni, che combatterò con tutte le mie energie per dimostrare la mia assoluta estraneità ai fatti contestati. La mia non vuole essere una sfida rivolta agli apparati giudiziari ed investigativi. E’ solo l’unico modo che, come politico, cittadino e uomo, mi resta per contrastare questa feroce gogna cui sono sottoposto, posso ora dirlo, dal primo giorno del mio insediamento”. 
    L’istituto sarà impegnato a coadiuvare le scelte che il Comune e gli eventuali altri soggetti promotori sono tenuti ad assumere nel percorso progettuale e realizzativo dell’opera. 

    Abbiamo concordato che il progetto di fattibilità opportunamente documentato con disegni, fotografie e quadro tecnico-economico preliminare,dovrà essere consegnato entro tre mesi dalla sottoscrizione della convenzione e discusso e condiviso con il Comune”.
    Nell’inchiesta emersa oggi è indagato anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che sottolinea in una nota stampa: ‘”Con riferimento all’unico capo d’imputazione contestatomi nell’avviso di chiusura delle indagini preliminari notificatomi oggi, secondo cui avrei stretto un patto illecito con l’onorevole Mario Oliverio e con l’ingegnere Luigi Zinno, devo evidenziare come nella stessa imputazione si dia atto che la pretesa utilita’ indebita, costituente contropartita del presunto patto illecito, consisterebbe nella promessa di un finanziamento per l’esecuzione di un’opera pubblica a vantaggio della citta’ di Cosenza, e non gia’ per miei interessi personali”.”Devo aggiungere – spiega – che i finanziamenti e la copertura amministrativa per la realizzazione del museo di Alarico erano gia’ stati concessi ben prima che Oliverio divenisse presidente della giunta regionale, e che la gara di appalto dei predetti lavori non puo’ affatto essere definita illegittima, avendo anzi gia’ superato il controllo del competente giudice amministrativo. Ho gia’ concordato con i miei difensori la celere presentazione di richiesta di mio interrogatorio onde chiarire definitivamente gli esatti termini – assolutamente leciti e legittimi – della vicenda. Infine – conclude – non sfuggira’ ad alcuno l’evidente “anomalia” di un preteso patto illecito stretto con chi, nello stesso procedimento e’ indagato per una serie di atti commessi anche a mio danno, e finalizzati a determinare la mia decadenza da Sindaco di Cosenza”.
     

    Più informazioni su