Villa Margherita abbandonata. La rabbia dei cittadini (FOTO) foto

Degrado e incuria nel polmone verde della città. Bagni pubblici chiusi, giochi per i bambini mai più ripristinati, nessuna valorizzazione nè rivitalizzazione dell'area, verde incolto

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    Contrasti. Bellezza naturale ed abbandono. Luce e ombre. Incuria, molta incuria. Viali vuoti. Qualche sparuto passante che si lamenta. Le vasche senz’acqua, i giochi dei bambini tolti per manutenzione e mai più ricollocati. I bagni pubblici ristrutturati e poi chiusi. E’ villa Margherita, o villa Trieste come si chiamava una volta, nel cuore di tutti i catanzaresi che c’hanno passato la loro infanzia in tempi più vivaci ma che oggi appare del tutto lasciata a se stessa senza nessuna visione, nessun piano di valorizzazione. Eppure il Comune affaccia proprio lì. E dovrebbe essere sotto l’occhio costante del sindaco questo meraviglioso polmone verde guardato però con distrazione. Non amato per come merita. La gente è arrabbiata.

    (i bagni pubblici tenuti chiusi)

    Lo sono alcuni cittadini che passeggiano in villa tutti i giorni e che la villa dimostrano di conoscerla come le loro tasche. ‘Dopo gli ultimi investimenti fatti all’epoca della giunta Olivo più niente – dicono – Ci conosciamo tutti noi habituees della villa, veniamo qui a passeggiare tutti i giorni, ci chiediamo com’è possibile che tutta questa bellezza, questi profumi, questi panorami, il sole che filtra tra gli alberi secolari, i sentieri bellissimi nel verde, in un luogo tra l’altro vitalizzato anche dalla presenza viva della Biblioteca comunale, non vengano per nulla considerati da chi amministra la città. E finiscano per rimanere desolatamente vuoti.

    Perché non rendere villa Margherita un posto vivo? Abbiamo assistito a iniziative private di giovani volenterosi negli ultimi anni – continua Luigi – penso al cinema all’aperto o a qualche aperitivo organizzato, ma perché non investire in qualche progetto per dare lavoro ai tanti giovani disoccupati e farli divenire per esempio custodi, ‘curatori’ e organizzatori di eventi in villa?. Fino a non molto tempo fa quest’area è rimasta invece perfino incustodita e aperta anche di notte. Poi si è capito che era pericoloso ed è stata chiusa. Viene una ragazza dalle cinque e mezza alle dieci di mattina per fare qualche pulizia, ma come si può pensare che una simile manutenzione possa bastare per una villa così grande?’

     E allora le zone d’ombra. E allora l’incuria. ‘Passiamo a parlare dei problemi – prosegue Salvatore –che le foto documentano benissimo. Delle fontanelle è funzionante solo una su tre. I giochi per i bambini non sono più stati ripristinati da almeno un anno. I bagni pubblici sono chiusi. Non c’è un baretto, né un chioschetto per rendere la villa ospitale, accogliente e poter consumare qualcosa. Senza un custode c’è chi la sporca, e la sporca in tutti i modi. Alcuni angoli particolarmente nascosti erano diventati tempo fa tristi ripari per senzatetto’.

    (una delle due grandi vasche vuote)

    Anche un altro frequentatore della villa vuole parlare. ‘Che dire delle grandi vasche, la 18 e la 19, desolatamente vuote e abbandonate? Perché non farle tornare in funzione? E perché il sindaco, diversamente, se proprio non le vuole far tornare alla loro funzione non accoglie la proposta di alcuni di noi di trasformarle in aree per i cani, dove i nostri animali possono essere sguinzagliati senza spaventare i passanti e in sicurezza per tutti? Anocra, la fontana dei pesci. Cosa costerebbe svuotarla un po’, pulirla, curarla, ridipingerne il fondo con un po’ di azzurro? Ma la villa è desolata. E’ vuota. Aiuole non curate, pavimentazione saltata. Non è frequentata per come meriterebbe, sia perché è nell’immaginario collettivo dei catanzaresi, nei ricordi di tutti noi, sia perché è obiettivamente una grande, bellissima area verde’.

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