Tre torri a Giovino, il no del sindaco Abramo

Il sindaco scrive alla Di Tocco, proprietaria del terreno, ed esprime la propria contrarietà al progetto “fortemente impattante” e “decontestualizzato”

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    di Antonio Capria

    Un “no” al progetto di realizzare tre torri nell’area “Di Tocco” a Giovino arriva dal sindaco Sergio Abramo. Il primo cittadino ha scritto alla proprietaria del terreno per esprimere la propria contrarietà alla proposta progettuale che “per quanto suggestiva”, appare “fortemente impattante dal punto di vista ambientale oltreché decontestualizzato sotto il profilo territoriale”. Se il sindaco non nega l’originalità della parte del progetto che prevede la realizzazione di una piscina per immersioni profonde, da realizzare in una delle tre torri, “non fosse altro che per l’unicità che la contraddistinguerebbe”, non condivide comunque l’idea progettuale nel suo complesso, in particolare per le due torri a destinazione residenziale stagionale che, secondo Abramo, “stridono fortemente con le strategie di politica territoriale più volte espresse dal sottoscritto”. Il sindaco ha ricordato le varie tappe – dagli incontri pubblici ai tavoli tecnici – che dimostrano la volontà ad intraprendere un “percorso sinergico finalizzato alla condivisione di un intervento unitario su quelle aree che valorizzi, in primis, lo straordinario patrimonio naturalistico del sito estrapolandone la sua naturale vocazione turistica”, e ha quindi spiegato come “in assenza di una strategia integrata di marketing territoriale volta a favorire la partecipazione più ampia anche di grandi investitori, ogni pur legittima idea — in questa fase — risulta intempestiva e probabilmente parziale. A maggior ragione nel caso in cui la stessa non risulta adeguatamente supportata da uno o più business plan che ne giustifichino l’interesse economicamente, finanziariamente e anche socialmente”. Da qui la necessità di proporre un bando internazionale di idee “quale strumento ritenuto idoneo anche per il coinvolgimento di quegli stakeolders che, viceversa, non si avrebbe la capacità di attrarre”. Abramo ha quindi detto di tenere conto dell’appello della proprietà, ma ha rimarcato come “la priorità mia e dell’intera Amministrazione Comunale è la salvaguardia di un interesse più ampio che è quello pubblico a cui, per scelta personale, dedico la maggior parte del mio tempo. Ed a tale prioritario interesse, che nella fattispecie coinvolge non solo il comparto di Giovino, ma l’intera Città, continuerò a riservare l’attenzione che merita per evitare che scelte infauste, ove poste in essere, possano ricadere irreversibilmente sulle generazioni future”.

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