Cgil: ‘Il Decreto ‘non sblocca’ i cantieri, li rallenta’

Il sindacato ha convocato una conferenza stampa in vista della manifestazione del 22 giugno. Sarà presentato alla Regione un testo Unico sugli appalti da parte della Cgil


“Per come è stato concepito dal governo, il decreto “sblocca cantieri” andrà solo a peggiorare la situazione nel sistema degli appalti pubblici”. Hanno così tuonato i rappresentati della Cgil che oggi hanno convocato la stampa per annunciare una serie di iniziative in vista della manifestazione sul Mezzogiorno del prossimo 22 giugno in tutta Italia. “Si tratta di un provvedimento pericoloso – hanno spiegato – che va nella direzione opposta alla legalità, al contrasto alla corruzione, alla trasparenza, favorendo così la penetrazione delle mafie all’interno del sistema degli appalti”. 

Presenti all’incontro, il responsabile Cgil nazionale Sergio Genco, il segretario Cgil Calabria Gigi Veraldi ed il segretario generale Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre.

Secondo la sigla sindacale, il decreto avrebbe dovuto eliminare gli aspetti burocratici che dilatano i tempi di realizzazione delle opere, anziché aumentarli: “Il provvedimento – ha detto Genco – potrebbe riportare indietro negli anni l’intero settore sia per quanto riguarda le opere che i servizi. Ad oggi, il Governo non ha individuato le opere a livello nazionale su cui puntare l’attenzione per procedere alla rimozione degli aspetti ostativi e per determinare la cantierizzazione, tantomeno è stata presentata una lista di Commissari e chiariti i loro ruoli. Il Governo ha così rimosso l’aspetto centrale con cui aveva motivato la necessità impellente del decreto”. “Si tratta di un’operazione strumentale – ha detto ancora il responsabile nazionale –  voluta dalla Lega per tentare di annullare la legge di riforma sul codice degli appalti”. 

“Si rischia – ha dichiarato Veraldi – di bloccare l’attività di programmazione e di spesa nella Pubblica Amministrazione e nelle stazioni appaltanti. Vogliamo promuovere un’azione rivendicativa politico-istituzionale e presenteremo alla Regione Calabria un “Testo Unico sugli appalti” che consenta lo svolgimento delle attività, preservando le opere dalle infiltrazioni mafiose e tutelando i diritti dei lavoratori”. Dello stesso parere anche Celebre che ha evidenziato le difficoltà che le grandi imprese stanno vivendo in questo periodo, e quanto questo decreto possa solo nuocere alla loro sopravvivenza. 

Daniela Amatruda