Il ring per ‘uscire dal tunnel’. A Catanzaro ‘Nessuno escluso’

L’ incontro è terminato con la consegna di un testo scritto da un atleta non vedente, il quale è stato capace di guardare oltre e rendere possibile l’impossibile

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    E’ stato presentato all’Istituto penale per minorenni “Paternostro” di Catanzaro il progetto “Nessuno Escluso” ideato dalla Asd Sport Ring Catanzaro e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – ufficio per lo sport grazie alla collaborazione al Centro della Giustizia Minorile di Catanzaro e organizzazioni no-profit come Fondazione Ualsi, associazione Arte di Parte e il supporto e assistenza tecnica di Cantieri di Imprese.

    All’evento hanno partecipato, dopo i saluti istituzionali, il presidente dell’associazione Sport Ring di Catanzaro, Paolo Morace, il consulente per lo sport di pugilato Nicola Brutto, l’ Educatore Fabio Quadro, il Comune di Catanzaro con l’ assessore alla Cultura Ivan Cardamone, il direttore dell’ Istituto Penitenziario Dottor Francesco Pellegrino e gli educatori della struttura. Un incontro per parlare di Pugilato, per sottolineare il rispetto dell’ avversario, il coraggio di ripartire anche dopo aver subito una sconfitta e la capacità di dosare la propria forza, ma anche quella di riflettere sulla possibilità di riscatto per chi ha commesso degli errori.

    L’evento è servito per dimostrare che il Pugilato può essere una grande leva emotiva per “uscire dal tunnel “ cercando di costruire un futuro e riacquistare un ruolo all’ interno della società. L’ incontro è terminato con la consegna di un testo scritto da un atleta non vedente, il quale è stato capace di guardare oltre e rendere possibile l’impossibile. Non vede con gli occhi, ma con il cuore: cieco dalla nascita, ha dovuto cercare un modo alternativo di vedere al di là della superficie e dei pregiudizi, dei limiti e delle critiche di chi ha creduto non ce la facesse, raggiungendo traguardi al di là di ogni aspettativa, distinguendo i colori nel suo buio. Il messaggio che si è voluto lanciare ai ragazzi è , che la forza necessaria per superare i nostri limiti è già dentro di noi.

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