Maltrattamenti in famiglia, uso di droga e alcol: condannato a 3 anni

Oggi l’uomo ha reso, durante il corso dell’ udienza, spontanee dichiarazioni mostrando sincero pentimento per quanto accaduto

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    Oggi è stato celebrato il processo a carico di G.F., quarantaseienne catanzarese, imputato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria moglie P.P. alla presenza dei propri figli minorenni. In particolare nel Gennaio scorso il G.F., resosi protagonista di condotte violente e persecutorie nei confronti della propria moglie alla quale faceva scenate di gelosia addirittura sul luogo di lavoro della stessa, era stata applicata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai propri cari. Oggi l’uomo ha reso, durante il corso dell’ udienza, spontanee dichiarazioni mostrando sincero pentimento per quanto accaduto. La moglie del G.F. a mezzo dell’avvocato Sonia Mirachi ha deciso di costituirsi parte civile non a fini risarcitori bensì al solo scopo di mettere un punto fermo a una situazione dolorosa che si protraeva da tempo e che fortunatamente non ha avuto conseguenze disastrose. Pertanto, il suo legale di fiducia, l’Avvocato Antonio Ludovico in sede di giudizio abbreviato, durante la discussione ha affrontato il purtroppo triste e frequente tema dei maltrattamenti in famiglia quale conseguenza di un mix letale quale quello della gelosia ossessiva e dipendenza da droghe o sostanze alcoliche, mettendo comunque in risalto l’impegno del proprio assistito il quale ha spontaneamente intrapreso un percorso di recupero da tossicodipendente presso una Comunità. Per tali ragioni il Giudice dottor Mariotti lo ha condannato alla pena di 3 anni concedendogli comunque le circostanze attenuanti generiche equivalenti alla contestata aggravante di aver commesso il fatto in presenza dei propri figli minori. Si ricorda che il P.M. aveva chiesto la condanna dello stesso ad anni 4.

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