Nuovo Cdu: Catanzaro non avrà il suo liceo Europeo. Noi non ci stiamo

Trapasso: 'Un progetto nobile che porterebbe in città una ventata di modernità' 

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    Riceviamo e pubblichiamo a seguire la nota stampa a firma di Rossella Trapasso, coordinatrice Nuovo Cdu Catanzaro

    Catanzaro non avrà, come auspicato, il suo Liceo Europeo. La proposta di istituire un liceo Europeo presso il Convitto nazionale Galluppi, fu avanzata con forza dal Nuovo Cdu qualche anno fa, tramite il suo consigliere provinciale Giacomo Muraca, il quale rappresentò e portò avanti il progetto in Consiglio, credendoci fermamente e sostenendolo nel tempo. Tuttavia, il lungo iter per la sua approvazione, lastricato di avanzamenti e di arresti, nonostante la piena disponibilità espressa dal Presidente dell’amministrazione provinciale, Sergio Abramo, superando le tante difficoltà che via via si sono incontrate, si è concluso deliberandone la “bocciatura”. Eppure fino all’ultimo sembrava si fosse giunti ad un epilogo positivo, data la bontà del progetto.

    Tuttavia, proprio all’interno dell’istituto scolastico si è registrata una scarsa adesione, è mancato l’entusiasmo, a farla da padrone è stato un forte ed incomprensibile scetticismo che, purtroppo ed inevitabilmente, ha generato un dato tristissimo: non ci sono state iscrizioni! Ma il liceo Europeo, è il caso di evidenziarlo, sarebbe senz’altro un’eccellenza per il capoluogo di Regione e per l’intera Provincia: è un progetto nobile che ha il fine di superare i particolarismi nazionali per costruire una coscienza europea. Non vi è dubbio che questa nuova istituzione scolastica porterebbe una ventata di modernità, contribuirebbe notevolmente allo sviluppo economico e culturale del nostro territorio, preparando al meglio i giovani, valorizzandoli e invogliandoli a restare.

    La nascita di un Liceo Europeo segnerebbe il primo passo verso un rilancio della città sotto tanti aspetti. Tutta la città ne godrebbe in termini di prestigio, di crescita culturale, di sviluppo economico e di nuove prospettive per i giovani. E allora, perché porre un freno? Ed è per questo che ci impegneremo a riprendere in mano il progetto, augurandoci che, mettendosi una mano sulla coscienza, al fine di salvaguardare il futuro della città e delle nuove generazioni, venga finalmente realizzato.

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