Neurologia: targa in ricordo di Antonio Domenico Gullà

La targa commemorativa nel luogo dove ha lavorato e trascorso gran parte della sua vita ricorderà per sempre che da lì è passato un uomo che si è fatto amare

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    “Un uomo, un amico. Nella giornata del 13 giugno, festività di Sant’Antonio da Padova, presso l’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro reparto di neurologia, si è tenuta una cerimonia di commemorazione con intitolazione di una targa in memoria del compianto Antonio Domenico Gullà, Totò, per amici e colleghi, infermiere con mansioni di coordinatore di reparto, scomparso il 5 Marzo 2019”. lo scrive il consigliere comunale Antonio Mungo. “Presenti numerosi amici, parenti e colleghi, anche in pensione. La cerimonia è stata preceduta da una messa in suffragio celebrata da Frate Pasquale, cappellano dell’ ospedale. La targa commemorativa è stata scoperta dal Dr. Umberto Cannistrà, il quale ha espresso parole di grande stima e di affetto nei confronti di un uomo che ha prestato la sua attività al servizio dei malati per tanti anni, di cui gli ultimi venti nel suddetto reparto di cui Egli è il direttore. E’ stato un momento di forte commozione e, non perché troppo breve il lasso di tempo trascorso dalla dipartita perché mai il tempo potrà rimarginare la ferita segnata nel cuore dei congiunti, degli amici e colleghi per il triste epilogo della sua vita. Non sempre o quasi mai è data all’uomo la possibilità di scegliere: è la vita stessa che sceglie, o quello che chiamiamo destino e, molto spesso la scelta è ingiusta. Infatti, sarebbe stato giusto per Totò vivere serenamente gli anni di meritato riposo dopo tanto lavoro, invece così non è stato. “Il destino”, appunto, con il nome di un brutto male l’ha strappato alla vita terrena. Per i credenti la consolazione è il pensiero che sia passato a miglior vita, per quelli che la pensano diversamente, la constatazione che la morte non può in alcun modo cancellare il vissuto che è stato; “nessuno muore finché vive nel ricordo..” I ricordi saranno caramente custoditi dai suoi affetti. La targa commemorativa nel luogo dove ha lavorato e trascorso gran parte della sua vita ricorderà per sempre che da lì è passato un uomo che si è fatto amare. Iniziative come questa rivelano che in un mondo dove i sentimenti sono spesso sopraffatti da tutto “il resto”, c’è chi ci crede ancora. Un ringraziamento è d’obbligo per la Direzione Generale dell’Ospedale per aver permesso la cerimonia commemorativa”.

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