Pentone, dipendente comunale condannato per concussione

Quattro anni di reclusione in primo grado per Michele Tarantino di 61 anni 

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Il Tribunale Collegiale di Catanzaro, (presidente Orlando, a latere Ferrante e Rinaldi), ha condannato in primo grado a quattro anni di reclusione, per il reato di concussione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, Michele Tarantino, 61 anni dipendente del Comune di Pentone, statuendo in favore della costituita parte civile, Maria Rosa Tarantino, rappresentata e difesa in giudizio dall’avvocato Francesco Ansani, il risarcimento dei danni patrimoniali e morali. Il Tribunale, inoltre, ha disposto la cessazione del rapporto di lavoro tra l’imputato ed il Comune di Pentone disponendo la confisca e la restituzione alla donna Tarantino Maria Rosa di alcuni terreni che la stessa aveva dovuto cedere sotto minaccia al dipendente Comunale. Interpellato sulla vicenda, il legale Ansani ha espresso viva soddisfazione per una vicenda che ha visto la propria assistita subire, per oltre dieci anni, gravi vessazioni psicologiche da parte dell’imputato. Imputato che, forte del proprio ruolo nell’Ufficio Tecnico del Comune di Pentone, sotto la minaccia prima di non far ottenere una licenza edilizia e successivamente di far revocare detta licenza e di espropriare i terreni della parte civile per far costruire dei parcheggi, riusciva a farsi cedere dei terreni dalla donna. Al riguardo, sul disvalore delle azioni poste in essere dal Tarantino Michele, Ansani aggiunge che è significativo che il Tribunale ha condannato l’imputato ad una pena superiore a quella richiesta dall’accusa’.

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