Manifestazione nazionale sindacati, Abramo:’Condivido i motivi’

Pur non potendo esserci fisicamente per altri impegni presi in precedenza, sarò idealmente al loro fianco

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    “Condivido in pieno le motivazioni che hanno indotto Cgil, Cisl e Uil a organizzare la grande manifestazione di protesta contro il governo nazionale che si terrà domani a Reggio Calabria”. Lo ha detto il sindaco, Sergio Abramo, ringraziando la triplice per l’invito: “Pur non potendo esserci fisicamente per altri impegni presi in precedenza, sarò idealmente al loro fianco. Ribadire che la Calabria e il Mezzogiorno sono “una grande opportunità” per il Paese, e non una zavorra, è quanto mai opportuno adesso: le politiche del governo nazionale stanno tagliando l’Italia in due come mai successo fino ad ora. C’è bisogno di una svolta, lo dicono a giusta ragione le Confederazioni sindacali, lo avvertiamo e lo sosteniamo anche noi amministratori degli enti locali del Sud”. Abramo ha ricordato i tanti provvedimenti controversi pensati o lanciati da Roma, a partire dalla proposta di regionalismo differenziato “che rischia di spaccare in due il Paese e di alimentare le sperequazioni fra le Regioni più ricche e quelle più povere”. E ancora, giusto per rimanere in Calabria, “lo Sblocca-cantieri che ha “dimenticato” di sbloccare, fra le tante infrastrutture progettate che aiuterebbero lo sviluppo della nostra terra, il terzo lotto della strada statale 106, tra l’altro già finanziato, la cui realizzazione è fondamentale per permettere a questa regione di collegarsi più rapidamente ai corridoi europei. È stata, questa, una delle tante occasioni mancate come, per esempio, potrebbe essere definita la Zes del porto di Gioia Tauro, non so quanto volutamente accantonata nel dibattito sulla “Via della seta”. “Interventi spot come il reddito di cittadinanza, quota 100 o il decreto Calabria servono a ben poco – ha aggiunto Abramo – se non verranno affiancate da politiche economiche più decise e incisive a favore dei territori meridionali con finanziamenti mirati alla costruzione di infrastrutture di cui c’è assoluto bisogno; alla rete assistenziale del comparto sanitario, alla stabilizzazione di Lsu e Lpu, materia particolarmente avvertita qui in Calabria; alla crisi dei conti che stanno attraversando diversi Comuni, anche di grandi dimensioni, un po’ in tutto il sud; a un aumento delle opportunità di lavoro per i nostri giovani pure attraverso la creazione di filiere produttive collegate ai territori e all’offerta accademica delle Università di riferimento”. “Servono misure sostanziali e durature che agiscano sul sistema e non incrementino l’assistenzialismo – ha proseguito il sindaco di Catanzaro -, ma che al contrario consentano alle imprese e agli enti locali assunzioni indispensabili per far ripartire la produzione e l’economia da un lato, aumentare le erogazioni dei servizi ai cittadini dall’altro. L’elenco di ciò che dovrebbe fare il governo nazionale, o dei provvedimenti che potrebbe prendere per fare in modo che il sud cammini con le proprie gambe, potrebbe non finire mai. Cgil, Cisl e Uil hanno scelto la Calabria per una manifestazione nazionale e non penso possa esserci una decisione più opportuna di questa, in particolare perché, al di là delle singole tematiche, è l’esigenza di fondo – quella della concertazione -, che deve tornare a essere un punto di riferimento per la politica del Paese”.

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