Riccio: Nuovo regolamento ambulanti? La città diventa tamarra e zotica

Il consigliere comunale punta il dito anche contro l'Asp 

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    Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere Eugenio Riccio sulla bozza di regolamento per il commercio ambulante

    Appare ormai sempre più evidente che per l’amministrazione comunale il modello a cui ispirarsi per gestire la città è rappresentato dalle città rumene del 1970 con in testa Timisoara.

    La bozza del nuovo regolamento del commercio si aree pubbliche ci relega  direttamente a città “paesana”, “zotica” e “tamarra”.

    Con il nuovo provvedimento, infatti, tutto ciò che ad oggi risultata essere illegale e abusivo in tema di ambulantato diventa legale e regolamentato.

    Dalla zona nord fino a Lido, gli stalli permanenti consentiranno la vendita ambulante in ogni dove, comprese le aree turistiche quali il lungomare, trasformando di fatto la nostra Catanzaro in un immenso suk mediorientale.

    E se “venditore ambulante”, ovvero colui che non ha sede fissa – sembrerà scontata come affermazione, riportata da qualsiasi dizionario in  lingua italiana – a Catanzaro questa categoria di operatori commerciali rappresenta un’eccezione, atteso che il nuovo regolamento prevede 17 stalli con permanenza per un’ora (via Gravina, via Corrado Alvaro, via T. Campanella, via Argento, via Fiume Mesina, viale degli Angioini, via Lucrezia della Valle, fronte distributore Erg, e via Lucrezia della Valle fronte ex Mercatone, via Piemonte, via Molise, via Stretto Antico, via Lungomare, via Caprera, via C. Pisacane, viale Crotone altezza Poliambulatorio, viale Crotone altezza Istituto Zooprofilattico, viale Crotone-Bellino) e ben 21 stalli permanenti (via E. Vitale, via Bambinello Gesu’, via R. Teti, via Padre Vincenzo Merante, viale Pio X fronte Seminario, via G. Mattei, viale Pio X fronte Manfredi, viale Pio X intersezione con via A. Greco, via Panella due postazioni una food e una no food, Piazza Aldo Moro, via Piave, via Crispi, viale Isonzo altezza Le Fornaci una postazione food e una no food, via Forni, via N. Sauro, via C. Colombo, Piazza Brindisi, via LUngomare fronte lido 2000, via Progresso fronte ufficio postale, via Melito Porto Salvo, via Repubbliche Marinare).

     

    Il tutto con buona pace di chi ha un’attività commerciale e paga regolarmente le tasse nello strano silenzio delle associazioni di categoria che non protestano su questo grave problema che danneggia molti dei loro iscritti, causando una sleale concorrenza.

    Nondimeno, voglio esporre alcune considerazioni finali.

    L’aspetto urbano delle nostre strade, con l’approvazione del regolamento, rischierà di essere compromesso a dispetto di altre città a vocazione turistica.

    Appare alquanto strano l’atteggiamento dell’Asp di Catanzaro che contesta la qualunque a chi cerca di aprire un’attività commerciale avendo come parametro di riferimento la “legalità” mentre è di “cuore” nei confronti di chi le regole le adatta alle proprie esigenze. Al Comune di Catanzaro si continua a prestare molto poca attenzione ai suggerimenti che il procuratore Gratteri in ogni sede indirizza ai gestori della cosa pubblica.

    E’ chiaramente scontato che, in tutte le sedi istituzionali, mi opporro’ all’approvazione del regolamento in questione che di fatto contribuirebbe a far regredire la nostra città, in tema di “civismo”,  ai primi anni del dopoguerra.

    (La foto è tratta dal profilo Facebook del consigliere Riccio)

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