Il diktat di Toti e riflessi sul centrodestra catanzarese e calabrese

Primarie aperte ad ottobre, nuove regole per Forza Italia, azzeramento delle cariche e cancellazione del tesseramento. Oppure ognuno va per la sua strada.  Giovanni Toti lancia il suo diktat da un teatro Brancaccio di Roma strapieno. Non chiude a Silvio Berlusconi ma detta le sue condizioni. Le sue e quelle di quanti hanno deciso, a quanto pare, di sposare la sua causa. Oltre ai fratelli Gentile, anche  Piero Aiello, Baldo Esposito, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni, il consigliere comunale Antonio Angotti e gli assessori del Comune di Catanzaro Danilo Russo e Alessandra Lobello. 

I riflessi su come andranno le cose tra Toti e Berlusconi si sentiranno, anche, in Calabria dove resta da definire la partita delle elezioni regionali. E le primarie aperte a tutte le forze del centrodestra – e non solo a FI come chiarito da Toti – saranno, sicuramente, un test molto importante in cui le varie anime di centrodestra faranno sentire il proprio peso elettorale. Lega compresa. 

Alessia Burdino