Una nuova biblioteca per l’Accademia delle belle Arti di Catanzaro

Conterrà volumi di storia dell'arte e non solo. Segnali di vita quindi per la nuova sede dell'Università delle materie artistiche. Oggi dibattito all'ex Educandato sull'importanza della biblioteca come bene comune e luogo di ricerca

Più informazioni su


    Segnali di vita sempre più costanti per la “nuova” Accademia delle belle Arti di Catanzaro. La sede dell’Università delle materie artistiche dell’ex Educandato, dopo mesi di ‘rodaggio’ seguiti alla conclusione dei lavori, sarà a pieno regime solo dall’inizio del prossimo anno accademico ma ospiterà già nei prossimi giorni e settimane sedute di laurea e di esame. E in questa marcia di avvicinamento all’ inaugurazione effettiva della struttura si è inserito il dibattito aperto che si è tenuto questa mattina proprio nei rinnovati locali di via Tripoli.

    Un appuntamento importante che è servito per sancire di fatto la nascita, o meglio rinascita della biblioteca dell’Aba, che sarà fruibile a studenti e non studenti, che conterrà volumi di storia dell’arte e non solo e che punta a fare parte di un progetto di integrazione sempre più ampio con varie altre biblioteche settoriali e non di tutta la Calabria.  “Community Art Library. Biblioteche come bene comune e luoghi della ricerca” il titolo dell’appuntamento di oggi a metà strada tra un incontro pubblico e una riunione operativa.

    Presenti, nella stanza che sarà adibita a sala di lettura della biblioteca che sarà, i vertici dell’Aba ovvero il presidente Giuseppe Soriero e il direttore Vittorio Politano ma soprattutto esponenti istituzionali del settore da Salvatore Bulotta (Responsabile Amministrativo dell’Assessorato Istruzione e Attività Culturali della Regione Calabria) a Gabriella Donnici dell’Unical da Michele Marullo direttore della Biblioteca Comunale “De Nobili” Catanzaro a Gregorio De Vinci Dirigente  della Provincia di Catanzaro fino all’editore Florindo Rubbettino. Il direttore Politano nel suo saluto ha voluto ricordare le ambizioni dell’istituto in particolare quella di aprirsi ‘a branche artistiche innovative che nonostante le difficoltà logistiche speriamo di realizzare per fornire a chi vuole intraprendere questi studi a chi ritiene di possedere determinati talenti un’alternativa al trasferimento nelle grandi città. Noi puntiamo su una classe docente giovane e motivata che vuole lasciare il segno sul territorio e che indice di professionalità”. Poi due parole sulla nuova biblioteca “Abbiamo fatto un investimento e ringraziamo la Regione che ci è stata vicina”.

    Ringraziamenti incassati immediatamente dal dirigente Bulotta che ha ricordato come sia importante ora “dopo che la Regione ha finanziato la rinascita di biblioteche e  dopo essere riuscita a tutelare e riqualificare quelle esistente di crearne anche di nuove perchè “non parliamo di semplici luoghi di lettura ma, soprattutto per i piccoli centri, di veri e propri presidi, punti di riferimento culturali in senso lato che vanno tutelati”. Poi gli interventi dei presenti, variegati ma tutti con un denominatore comune l’avvertita necessità di fare rete tra le biblioteche e soprattutto la constatazione di vivere una realtà in cui nonostante il digitale sia diventato un dogma il libro cartaceo come mezzo di studio e ricerca non possa e non debba essere messo da parte. A questo proposito emblematiche le parole della docente dell’Aba Lara Caccia che insieme alla collega Maria Saveria Ruga che ha anche moderato l’incontro odierno è referente il progetto. “Al di là della nuova catalogazione dei volumi e della necessità di aggiornare il materiale a disposizione abbiamo anche dovuto riavvicinare i ragazzi al cartaceo visto che per mentalità ed educazione effettuano le ricerche è studiare davanti al pc”. Insomma il funerale del libro tradizionale quello da sfogliare, da consultare e da riporre fisicamente su uno scaffale anche per ragioni di studio o ricerca non è stato celebrato e tutto sommato nemmeno fissato. 

    Ro.tol.

    Più informazioni su