‘Strada raccordo Ss280-Lido, appena inaugurata già vecchia’

Le riflessioni del consigliere comunaler Eugenio Riccio 

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    Bevilacqua nei suoi splendidi libri descriveva la Piana di Germaneto come quel posto magico, dove ci sono le lucciole e una splendida macchia mediterranea il luogo descritto nell’Odissea da dove Ulisse ripartì per Itaca, questo era ancora quel luogo quando fu progettata, circa un ventennio fa l’arteria stradale che collega il raccordo autostradale tra il Capoluogo e l’A3 Sa-Rc. Un ventennio in cui le lucciole non ci sono quasi più, il paesaggio è cambiato, urbanizzato, in pieno sviluppo. Parole del consigliere comunale Eugenio Riccio Sono apparsi insediamenti urbani, un Polo Univesitario che è anche un Policlinico di riferimento regionale, la cittadella regionale, le più diverse attività commerciali, agriturismi, alberghi , una ferrovia ed a breve una metropolitana. La strada a scorrimento veloce, progettata allora, quando c’erano ancora le lucciole per unire il raccordo autostradale con Catanzaro Marina, è ora una tangenziale urbana che non regge il “peso” dello sviluppo. Un unico svincolo per l’Università, la Regione e le attività commerciali e la stazione  è davvero una retrocessione in termini di progettualità e crescita, per un Capoluogo di Regione soprattutto. Certo il poco è meglio del nulla e Catanzaro, come tutte le città del Sud non brilla in progettualità. E’ vero che la Piana di Germaneto ha avuto una crescita veloce, ma un ventennio dovrebbe bastare per riflettere su quello che potrà essere il futuro da oggi. Un traffico quasi insostenibile in orari di punta oggi, significa battuta di arresto e congestione per tutti i servizi ancor di più domani. Significa aver messo l’acqua nel deserto ma rendere quasi impossibile berla. Significano risorse, investimenti, eccellenze, da raggiungere a cavallo praticamente. Oggi, luglio 2019 chiunque, della cittadinanza e non, è capace di comprendere che basterebbe anche solo un altro svincolo per fare da volano per l’economia della città e non solo, anche perché l’unico svincolo che esiste e sopporta tutto il traffico derivato dalla cittadella all’università università alle attività commerciali.  Oggi, imbottigliati nel traffico in attesa di altre opere in dirittura di arrivo, molti si chiedono quando Catanzaro si siederà in tempo ai tavoli per programmare quello che, sin dall’impero Romano è significato progresso, lavoro e crescita: LE STRADE. In attesa di solerte riscontro, a noi tutti uno svincolo aggiuntivo ci fa sognare, in coda con l’aria condizionata accesa, nella città Capoluogo di Regione su una bella strada appena inaugurata è che è già vecchia.

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