Accorpare le farmacie territoriali: che idea geniale…

La considerazione di un lettore. L’accorpamento della farmacia di Sala in quella di Lido, sta creando disservizi. Eppure la soluzione ci sarebbe stata

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    Riceviamo e pubblichiamo

    Ora tocca alle farmacie territoriali. 
    Anni e anni fa ne era una sola a Catanzaro Sala, ma ovviamente si pensò che da sola non bastasse a soddisfare il fabbisogno di una comunità grande quale Catanzaro e comuni vicini. 
    Allora si decise di aprire un’altra farmacia territoriale a Catanzaro Lido, prima nei locali della vecchia ASL, e poi in locali diversi, che avrebbe servito parte della città e alcuni dei comuni da cui magari era meno agevole giungere a Catanzaro.
    Ma come sempre, invece di prodigarsi per agevolare e migliorare un servizio, la politica (passata e attuale), decide prima di accorpare i due servizi in uno solo, con la carenza sempre maggiore di farmacisti, ma lasciando comunque i presidi negli stessi posti, proprio in ragione della mole di utenza da servire.
    Ora, dopo circa 15 anni, qualcuno prende la stupenda decisione della chiusura dei presidi di Catanzaro Sala e di Catanzaro Lido, per uno spostamento-accorpamento in una struttura che dovrebbe andare a posizionarsi in quel di via Fares, con buona pace per l’utenza che si troverà a fronteggiare problematiche di trasporti pubblici precari, traffico, mancanza di servizi, etc.
    Quindi, se già prima, la quantità di utenti , moltissimi dei quali con patologie “gravi”, se non addirittura “terminali”, e con ridotta mobilità”, doveva sobbarcarsi, oltre il viaggio verso uno dei 2 presidi, una già di per sé lunga attesa per ricevere “l’agognato” farmaco, ora dovrà far fronte oltre a tutti i problemi su citati, a sopportare il doppio dell’attesa nella considerazione che tutti i pazienti confluiranno in un’unica struttura.
    Inoltre tutti i medici di base, che attualmente sono divisi fra Catanzaro Sala e Catanzaro Lido, saranno dirottati verso un’unica farmacia, con conseguente intasamento del servizio.
    In tutto ciò, si aggiunge il disservizio che verrà creato verso il servizio 118, le cui ambulanze si troveranno a doversi rivolgere esclusivamente ad una farmacia territoriale, con tutte le problematiche relative sia alle attese sia a non avere più la facoltà di scegliere di raggiungere uno anziché l’altro servizio a seconda del traffico locale. Ma l’urgenza evidentemente non sarà stata considerata una condizione importante di chi ha optato queste scelte .    
    Come se non bastasse tutto ciò, dei 4 quattro farmacisti che gestivano le 2 farmacie (2 per ogni presidio), con il pensionamento di 2 farmacisti, l’amministrazione ovviamente ha ritenuto più comodo (economico) non sostituire le dottoresse venute meno (assumere, scalare graduatori, tempi determinati, etc.) e lasciare le due farmacie sulle spalle di solo 2 farmacie (i risparmi fatti sulla pelle dei lavoratori e dei pazienti).
    Ultima genialata, di cui si è occupata in vari articoli anche la redazione di CatanzaroInforma, l’accorpamento della farmacia di Catanzaro Sala in quella di Catanzaro Lido, che sta creando notevoli disservizi all’utenza (sala d’attesa piccola, poche sedie, niente aria condizionata – non che la struttura di sala versasse in condizioni migliori ma ovviamente servizi divisi = metà utenza = tempi di attesa minori)
    E pensare che forse bastava tenere i due presidi separati, magari Catanzaro al Mater Dei e Catanzaro Lido nei locali vuoti presente nell’ASL (e quindi anche costo zero), con 2 farmacisti per struttura, così come pensati tanto tempo fa da qualcuno che probabilmente considerava l’utenza il fattore primario da servire.

    Lettera firmata

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