‘Alla sede della Prociv comunale infiltrazioni di acqua piovana’

Il presidente dell'associazione Il Ponte Morandi Elio Mauro: 'Serve interento urgnte' 

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    Riceviamo e pubblichiamo a seguire l’intervento a firma di Elio Mauro, presidente dell’associazione Il Ponte Morandi

     Recatomi nella sede della Protezione civile comunale nonchè della Polizia municipale di Catanzaro in via Daniele n. 2 per presentare una mia richiesta, sono stato allertato dal personale in servizio che per poter raggiungere la stanza del personale addetto al servizio protocollo, dovevo percorrere gli spazi laterali in quanto la parte centrale del tetto, all’ingresso dell’edificio, da un po’ di tempo causa umidità sta dando segni di cedimento, tanto è vero che la parte centrale interna è stata recintata per segnalare lo stato di pericolo esistente. Inoltre parte dell’intonaco del tetto dei piani rialzati è già caduto, per fortuna senza fare danni a cose o persone; in alcune stanze su parte del tetto si sono formate delle crepe, tali che quando piove si verificano continui gocciolamenti formando sulla pavimentazione enormi pozzanghere, su alcune pareti la muffa regna sovrana.

    Se poi ci si reca nella parte esterna dell’immobile, lato garage, si avverte un fetore che, molto probabilmente, proveniente dalle reti fognarie fatiscenti, dove fuoriuscite di liquami provocano pozzanghere che alimentano una vegetazione in continua crescita. I dirigenti dell’Amministrazione comunale, nonché proprietaria dell’immobile, responsabili ognuno per le proprie competenze, si attivino in merito a quanto si sta verificando alla struttura. La richiesta di un intervento da parte dei vigili del fuoco, per effettuare una valutazione in merito, credo sia utile per poter verificare lo stato in cui versa l’immobile, se esistono situazioni di pericolo, e nello stesso tempo poter garantire la dovuta sicurezza a tutti. Se non si interviene nell’immediatezza si continua a lasciare a serio rischio sia il personale della stessa polizia locale addetto ai servizi interni, sia il pubblico. Concludo con l’auspicio che questo mio allarme venga preso in seria considerazione prima che possa accadere il peggio! 

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