Il gran consulto alla Cittadella per farmaci e personale (VIDEO)

Riunione interlocutoria. Il presidente Oliverio ha esposto i gravi problemi degli ospedali calabresi. Si attendono ora le decisioni del commissario Cotticelli

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    Il presidente ha chiamato, i prefetti e il commissario ad acta hanno risposto. Così, al capezzale di una sanità molto grave si sono ritrovati dotti e sapienti, i medici no, perché già ce ne sono pochi in corsia, figuriamoci se potevano accorrere al decimo piano della Cittadella regionale “per parlare, giudicare, valutare, provvedere”, e possibilmente “trovare dei rimedi” per l’ammalata in questione. Il presidente Oliverio l’aveva già fatto sapere quale sarebbe stato l’argomento della conversazione, un po’ inconsueta per la forma e anche per la sostanza. Alla fine, dileguati il commissario Cotticelli e i cinque prefetti anche per evitare risposte impossibili da dare a domande facilmente preventivabili, è rimasta la triade di casa: il presidente, il delegato Franco Pacenza e il dg del dipartimento salute, Antonio Belcastro. E il presidente ha spiegato: «Ho convocato i 5 prefetti delle province e il commissario Cotticelli perché sono preoccupato in relazione ad alcuni problemi particolarmente delicati, che a seguito del decreto sulla Sanità approvato di recente possono diventare ancora più aggravati. Mi riferisco in primo luogo al problema del personale medico e paramedico, c’è una carenza abbastanza evidente di personale che determina una problematicità nella garanzia dei servizi. Ci sono territori che sono in agitazione perché ci sono già servizi che non vengono garantiti proprio per carenza di personale che avrebbe dovuto essere rimpiazzato e non lo è». Oliverio ha ricordato come in pochi giorni ha dovuto ricevere i medici degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, i sindaci e i cittadini del Pollino e della Valle dell’Esaro, domani è previsto l’arrivo delle delegazioni dell’Alto Jonio cosentino. «In secondo luogo – ha continuato Oliverio – c’è un problema che scaturisce da una norma contenuta in questo decreto riguardante le gare per le forniture e i servizi. Con l’articolo 6 si dice espressamente che occorre fare ricorso all’esterno o a Consip, alle Stazioni uniche appaltanti esterne alla Calabria. Cosa che ho contestato in sede di audizione in Parlamento in occasione dell’esame dei contenuti del decreto. Questo ha determinato una situazione molto seria per quanto riguarda le gare relative ad alcuni beni di primaria importanza: mi riferisco ai farmaci. Per la parte dei farmaci da banco ci si è agganciati alla Regione, ma per quanto riguarda le strutture ospedaliere, non essendo la Sua regionale nelle condizioni di svolgere le gare, si rischia di avere problemi anche sui farmaci salvavita e di avere serie conseguenze». La gara che era stata predisposta dalla Sua regionale, prima del decreto, aveva scadenza nel mese di agosto. Anche per evitare allarmismi, occorre dire che la scorta dei farmaci dovrebbe essere garantita fino a quella data. Il problema è cosa succede dopo. E su questo è stata indirizzata la riunione di questo pomeriggio in Regione. «Il Commissario ha assunto responsabilità a trovare soluzioni, io mi auguro e sono sicuro che le soluzioni si troveranno. Nella mia funzione di presidente della Regione mi sono sentito in dovere di porre, dinanzi ai massimi interlocutori possibili oggi, questa preoccupazione, perché i problemi siano affrontati in tempo e non denunziati dopo che sono esplosi. Problemi di una delicatezza estrema. Ho posto il problema che si eviti di incorrere in una situazione di rischio, in una stagione estiva che ha un sovraccarico di domanda presso le strutture sanitarie, con la carenza di personale, il rischio di mancata fornitura di farmaci: ciò può determinare una situazione ben oltre che critica». Adesso, in pratica, si attende che i prefetti relazionino al Governo, e quindi che la voce arrivi al ministro Grillo se mai è pensabile che non ne sappia nulla. Non c’era la sub commissaria perché tra l’altro la sua nomina deve ancora passare il visto della Corte dei Conti. E, soprattutto, si attendono le determinazioni del commissario Cotticelli. Mancando ancora del tutto l’apicalità delle Aziende, con tre commissari su 7 nominati e neanche loro ancora in funzione, su Cotticelli grava l’onere dell’iniziativa. È probabile si trovi una soluzione intermedia o ponte che dir si voglia. Quale sia precisamente ancora non è dato sapere.

    Lello Nisticò

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