Furti a Lido,i vetri spaccati fanno pensare alla stessa mano 

Forze dell’ordine a lavoro per chiudere il cerchio sugli ultimi episodi di microcriminalità nel quartiere 

Più informazioni su


    Di Giulia Zampina 
    Avrà pensato di essere come Lupin, lasciando in giro la sua firma su ogni furto. Ma forse lui non sa neanche chi è Lupin, ladro gentiluomo. Fuor di metafora estiva, come riferito dallo stesso titolare del bar Centrale di Catanzaro Lido, la mano del tentato furto all’Eurobet, del furto alla Parafarmacia e al bar del quartiere marinaro, potrebbe essere la stessa. La firma? Il solito vetro spaccato sempre allo stesso modo. Il punto è che, qualora i sospetti fossero confermati, il furto al bar Centrale si sarebbe consumato mentre l’uomo era in regime di obbligo di firma perché ritenuto responsabile di altri reati simili. Solo l’ufficialità confermerà questa ipotesi. E solo allora, eventualmente, sarà il momento delle riflessioni sul collo di imbuto che purtroppo strozza il lavoro delle forze dell’ordine e lascia un varco grandissimo ai presunti responsabili del reati. Un collo di imbuto costituito da un ordinamento, applicato certamente alla lettera, al punto però da creare non poche storture nella percezione, reale e sentita, che la gente ha della sicurezza quotidiana.

    Più informazioni su