Corvo: furti e atti vandalici, residenti sul piede di guerra

Soltanto nella giornata di ieri registrati tre gravi episodi. E gli abitanti del quartiere non si abbattono e preparano la festa...

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    I residenti del Corvo dicono basta. E lo dicono ad alta voce, determinati addirittura a formare un comitato di quartiere che possa presentarsi da Prefetto, sindaco e forze dell’ordine e sbattere i pugni sul tavolo. Si, perchè “non se ne può più. Siamo stanchi di assistere quasi quotidianamente a furti e atti vandalici di ogni genere“. Soltanto nella giornata di ieri sono stati distrutti i finestrini e il cofano di due furgoni da “nullafacenti che anche alla luce del sole provano a forzare i mezzi parcheggiati sotto le nostre case con la speranza di trovare soldi, cellulari, occhiali e beni di ogni genere per racimolare poche centinaia di euro”.

    La scorsa notte, ultimo in ordine di tempo, l’ennesimo tentato furto di un’auto (in foto) evitato soltanto grazie all’intervento dei residenti che, sentite le manovre di scassinamento, hanno urlato per allontanare i ladri per poi chiamare la polizia. La stessa polizia che, dicono gli stessi abitanti, passano per il quartiere diverse volte la notte con delle ronde che evidentemente non hanno risolto il problema. Ancora più preoccupanti sono i furti negli appartamenti: in quesi mesi estivi- con i “corvini” nelle case vacanza – sono state diverse le denunce per questi fatti. Persone di etnia rom ma anche vandali e tossicodipendenti che approfittano di una scarsa illuminazione della zona per colpire senza pietà e macchiare la serenità di una località abitata per la stragrande maggioranza da gente perbene, professionisti di ogni settore , lavoratori, studenti che non intendono lasciare il Corvo e soprattutto non accettano l’etichetta di quartiere pericoloso. “Noi amiamo il nostro Corvo – dicono i residenti – e non vogliamo permettere che quattro delinquenti di bassa lega ci tolgano la serenità e soprattutto facciano passare il quartiere per un ritrovo di gentaglia: un luogo comune in città che inizia a darci fastidio perchè nella realtà i nostri figli sono felici di vivere i nostri spazi che, ovviamente, andrebbero curati meglio anzichè essere abbandonati e generare degrado. Proprio per questo ci riuniremo in un Comitato che possa farsi garante delle richieste di tutela della sicurezza e anche promotore di iniziative per abbattere anche l’etichetta di quartiere dormitorio. Corvo nel 2019 compie i suoi 40 anni di vita e presto faremo festa. Perchè è vero che siamo martellati da episodi di microcriminalità ma è altrettanto vero che siamo pronti a combatterla e siamo orgogliosi di vivere qui. Istituzioni e forze dell’ordine si diano una mossa, una volta per tutte. Le telecamere di videosorveglianza non bastano, sono solo un deterrente che va accompagnato da una forte azione sul territorio. Noi , dalla nostra parte, faremo quello devono fare i cittadini civili: denunceremo e non abbaseremo la testa. Mai”. 

    Gi.Ma.

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