Us:Quel gol di Giannone il coraggio che uccide i vecchi fantasmi VIDEO

Il numero 10 tra analisi vecchie e nuove: 'Quest'anno siamo partiti alla grande, in un girone che ha più squadre competitive e continuare su questa strada ci permetterà di crescere» VIDEO

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    di Gianfranco Giovene

    Non era ancora del tutto rimarginata la ferita: certo, l’affetto della piazza e la conferma da parte della società avevano aiutato, ma serviva ancora qualcosa per esorcizzare l’incubo e voltare definitivamente pagina. Bisognava riprendere il pallone in mano, incamminarsi nuovamente verso un dischetto, affrontare faccia a faccia il vecchio fantasma e poi vincerlo con un gol per chiudere il cerchio.

    Un passo che Giannone ha fatto domenica scorsa, armandosi di coraggio e di responsabilità, lasciando questa volta saggiamente a casa ogni velleità di cucchiaio, per spegnere definitivamente e con il sorriso quel tabù chiamato Castellammare. Undici metri, rincorsa, palla in rete. E gli applausi del “Ceravolo” a certificare la fine del capitolo grigio. «Ero un po’ preoccupato – ammette oggi con il sorriso il numero dieci giallorosso ripensando al rigore vincente contro la Sicula Leonzio – E’ ovvio che in quei momenti tornino i ricordi del passato ma ci tenevo a fare gol anche per scrollarmi di dosso quella situazione».

    Un «peccato di presunzione» quel cucchiaio a Branduani nella partita forse più importante e a pochi minuti dalla fine: un gesto «che in quel contesto sicuramente non andava fatto – dice lui – ma sono cose che passano nella testa e dispiace per la gravità dell’errore. Dopo quella partita me ne dissero di tutti i colori – ricorda ancora – ma il sostegno ricevuto subito dopo dai tifosi mi ha colpito in positivo e fatto riflettere». Perché in fondo, l’ambiente Catanzaro non lo ha lasciato solo dopo quella sera di febbraio: ha digerito con i suoi tempi il boccone amaro senza però mai metterlo da parte. E in questo avvio di stagione proprio Giannone sembra essere tra i migliori acquisti delle aquile: incisivo, sempre voglioso, in ottima forma, si sta ritagliando spazi importanti per ripagare il calore.

    «Sto bene – dice – entrare a partita in corso non è mai facile ma quando vengo chiamato in causa cerco sempre di dare il meglio come fanno i miei compagni dal primo minuto. Rispetto all’anno scorso sto mettendo qualcosa in più – ammette – in estate dovevo andare via pur non volendo farlo e invece sono rimasto qui; sono contento di far parte di questo gruppo e vivo la situazione come uno stimolo in più per dare il meglio di me in campo».

    Ovvio che il napoletano si aspetti «di giocare qualche partita anche da titolare» ma è la squadra il primo pensiero come predicato da Auteri: «Il mister fa le scelte e se si vince va bene così – dice Giannone – Quest’anno siamo partiti alla grande, in un girone che ha più squadre competitive rispetto alla passata stagione e continuare su questa strada ci permetterà di crescere». Undici metri, rincorsa, palla in rete. Il vecchio fantasma non c’è più, Giannone lo sa e si prepara a scrivere – chissà, partendo proprio da Viterbo – il suo nuovo capitolo con le aquile.

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