Pianta organica farmacie Badolato, restano sospese delibere comunali

L'ordinanza del consiglio di Stato respinge il ricorso dell'Amministrazione del centro del Catanzarese che voleva ripristinare riperimetrazione contestata dalla titolare della farmacia del centro storico 

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    Il Consiglio di Stato ha respinto oggi il ricorso del Comune di Badolato che si opponeva all’ordinanza del Tar di Catanzaro che aveva lo scorso 26 giugno sospeso l’efficacia delle delibere n. 36/2019 e n. 55/2019 relative alla pianta organica delle farmacie comunali. La riperimetrazione prevista dalle delibere secondo quanto sostenuto da Carla Ceccotti titolare della farmacia del centro storico aveva portato una penalizzazione economica alla sua attività (clicca qui per saperne di più). Per questa ragione si era rivolta ai giudici amministrativi che nell’ordinanza di giugno parlarono di “pregiudizio grave ed irreparabile, dovuto al fatto che il restringimento della zona di competenza di una delle due farmacie esistenti ne determina un immediato ed apprezzabile decremento del valore economico sul mercato”. Una tesi respinta dall’Amministrazione Comunale. Da qui il ricorso al Consiglio di Stato respinto oggi con ordinanza  “Ritenuto che la controversia riguarda l’impugnazione delle delibere comunali n. 36/2019 e n. 55/2019 relative alla pianta organica delle farmacie comunali;

    Rilevato che il TAR ha fissato l’udienza pubblica per la definizione della controversia per il giorno 17 dicembre 2019 e in quella sede potranno esaminarsi compiutamente le problematiche dedotte in giudizio, ivi comprese quelle relative alla legittimazione e all’interesse di Federfarma;

    Ritenuto che, nelle more, non sussiste il pregiudizio grave ed irreparabile per le parti appellanti tenuto conto della natura degli atti impugnati, né risulta che la parte appellata abbia chiesto di dare attuazione all’ordinanza impugnata imponendo oneri procedimentali in capo all’Amministrazione comunale, ed anzi tale intenzione è stata formalmente smentita dalla stessa parte appellata”.

    Il punto a proprio favore è stato commentato positivamente dalla famiglia Ceccotti che in una dichiarazione sottolinea che: “per impugnare la sospensiva del Tar il Comune di Badolato ha impiegato soldi pubblici in un comune in dissesto, soldi che potevano essere impiegati per i servizi pubblici essenziali invece di continuare imperterriti la crociata verso la mia persona.  Federfarma Nazionale di cui ricordo faccio parte dovrebbe pensare invece a garantire gli stessi diritti a tutti gli associati non a schierarsi a favore di uno e a sfavore di un altro.  Non ho modo di ringraziare il mio avvocao Alfredo Gualtieri per l’impegno profuso in ogni causa e la mia famiglia che mi è sempre accanto”.

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