Chiesa San Pio X, secondo incontro della Cattedra della Fiducia

Riproposta ai fedeli la testimonianza di don Pasquale Aceto, parroco di Papanice e di Mario Vallone, presidente Provinciale dell’Anpi

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    Nella serata di ieri presso la sala San Giovanni Paolo II della Parrocchia “San Pio X” di Catanzaro si è tenuto il secondo incontro della “Cattedra della Fiducia”, conclusosi con l’impegno da parte di Mons. Francesco Isabello di riproporre all’attenzione dei fedeli la testimonianza di don Pasquale Aceto, parroco di Papanice (KR) e di Mario Vallone, Presidente Provinciale dell’Anpi
    Il parroco del comune crotonese ha regalato ai presenti una testimonianza forte sulla battaglia che con i suoi parrocchiani sta portando avanti da un po’ di tempo per risolvere il problema della discarica che comporta disagi seri e di ogni sorta alla località di Papanice e dintorni. Il suo intervento ha illustrato una situazione veramente allarmante: a soli 900 metri dalla discarica è ubicata una scuola, nei mesi estivi gli abitanti sono costretti a vivere con le finestre chiuse a causa dell’odore nauseante di rifiuti di ogni genere e infine una politica con cui è difficile non solo ottenere soluzioni per arginare il problema, ma che spesso sembra anche non ascoltare la voce di chi vive poco distante da una enorme montagna di spazzatura.
    Mario Vallone, invece, ha posto l’accento sulla necessità di un impegno comune verso le emergenze ambientali che riguardano tutti, ma in particolar modo i poveri del mondo. Richiamandoci alla Costituzione Italiana, quindi alle verità storiche della nostra civiltà, Vallone ha ricordato l’impegno vivo dell’Anpi. nell’ambito dell’ecologia, promuovendo progetti anche all’interno delle scuole per sensibilizzare i più giovani alle problematiche mondiali relative all’ambiente. Poi, i due relatori hanno commentato alcuni passi della “Laudato sii” di Papa Francesco, convenendo entrambi che l’enciclica del Papa va intesa come un vero e proprio programma d’azione, uno strumento di lavoro, un invito a costruire azioni concrete che dalla cultura alla politica congiungano ecologia e giustizia sociale. Un incontro, dunque, che ha fortemente coinvolto i presenti, ai quali Mons. Isabello ha promesso di organizzare un secondo evento in una prospettiva ecumenica, dal momento che il tema unisce laici e religiosi, credenti e non credenti, cristiani e non cristiani – un tema su cui, come ha concluso il moderatore dell’evento, Francesco Cristiano, bisogna parlare, discutere, confrontarsi per agire in nome della «Casa comune».

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