Spaccio droga, nessun riesame per 48enne arrestato nei giorni scorsi

 Gli agenti della Squadra Volante con l’ausilio dei cani poliziotto avevano trovato in casa e in un magazzino pertinente un quantitativo di stupefacenti tale da far ritenere l’attività illecita dell’indagato

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    di Giulia Zampina

    Non ci sarà alcun riesame, per decisione dei difensori dell’indagato, rispetto alla posizione di G.G., il 48enne catanzarese che era stato arrestato qualche settimana fa dalla Squadra Volanti della Questura di Catanzaro, perché nella sua abitazione e in alcuni locali pertinenti era stato trovato un quantitativo tale di droga da ritenere che l’uomo fosse dedito all’attività di spaccio.

    Durante l’udienza di convalida del fermo, era stata una delle circostanze dettagliate nel verbale redatto agli agenti della Polizia, a convincere il giudice Fabio Rabagliati che il 48enne utilizzava un magazzino come deposito per conservare la droga che spacciava. Infatti, al momento della perquisizione domiciliare i poliziotti, agli ordini del Vicequestore Giacomo Cimarrusti, avevano potuto constatare che, le chiavi ritrovate in quella casa avevano aperto senza problemi il magazzino in via Janò. La droga è stata fiutata dai cani delle unità cinofile in ausilio all’attività della Squadra Volanti della Questura di Catanzaro guidata da Amalia Di Ruocco. Le chiavi perfettamente funzionanti insieme al ritrovamento di bilancini di precisione, e agli involucri di sostanza stupefacente , aveva fatto ritenere al giudice, oltre ogni ragionevole dubbio, che quel locale fosse di pertinenza dell’abitazione del 48enne e che tutto ciò che è stato trovato all’interno fosse perfettamente compatibile con quanto rintracciato nell’abitazione.

    Il continuo costante e capillare controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, grazie anche all’impiego delle unità cinofile, ha consentito, negli ultimi mesi, di effettuare altri importanti rinvenimenti di droga  pronta per essere immessa sul mercato, destinata ad ogni tipo di acquirenti, per lo più giovani. Le attività di monitoraggio si intensificano laddove gli obiettivi si rivelino più sensibili e necessitino di un intervento immediato per fermare il dilagarsi del fenomeno.

    Un mercato dello spaccio che sfugge agli stereotipi dell’immaginario collettivo e che si forma e alimenta ovunque, avendo come venditori e acquirenti non solo i ben noti soggetti di etnia rom che ne detengono la fetta maggiore, ma anche insospettabili personaggi ed esponenti della società civile e della categorie professionali.

    Un fenomeno in continua crescita che viene alimentato certamente dalla malavita locale ma in quota parte importante anche dal consumo in crescita soprattutto che in alcuni ambienti della città.

    Nel più ampio contesto di contrasto al fenomeno dello spaccio dunque, non solo è fondamentale l’attività delle forze dell’ordine presenti sul territorio che, in maniera puntuale valutano ogni minimo particolare, ma anche le conclusioni a cui l’autorità giudiziaria giunge dopo la puntuale analisi delle risultanze investigative.

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