‘Bella…vista, a occhi chiusi e naso tappato’

La lettera di una lettrice rilancia le problematiche relativa a Bellavista. Ascensore, parcheggio e non solo 

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    Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di una lettrice che rilancia la problematica, di cui ci siamo più volte occupati in passato, relativa allo stato di Bellavista, l’ascensore il parcheggio e non solo

    Bellavista. Già! Proprio una “bella vista”…ad occhi chiusi e col naso tappato. Rivolgersi contro chi ha fatto in modo da “svuotare l’anima” di una parte di storia della città a favore di ecomostri, per giunta incompiuti, è talmente facile da non provarci neanche tanto gusto. È tutto il sistema che non funziona! Colpa di tutti. Nessuno escluso. Mi rivolgo a chi ha il potere decisionale chiaramente. È proprio qui, a Bellavista, che ci troviamo difronte ad “un’opera” che più inutile non esiste nulla. L’ascensore che dovrebbe portare da Porta Marina a Bellavista. Pubblica utilità la chiamano. Utilità per chi? Una zona, Bellavista, che già vista da lontano rappresenta una delle bellezza della città coi sanpietrini e i lampioni in stile antico e da vicino fa sobbalzare la vista per un mare che si estende dal faro di Punta Stilo fino a Capocolonna. Il famoso ascensore che non funziona da due anni…corredato da una scala antincendio ultramoderna degna dei peggiori palazzi dei sobborghi di Manhattan…non è altro che un attentato alla salute e alla vita di chi, per necessità, ne dovrebbe o potrebbe far uso ed è ergo costretto a rinunciarci. Chi ancora non si è accorto che queste scale sono soltanto il ritrovo di animali e bestie umane di ogni genere ed etnia che lasciano escrementi e sporcizia e il più delle volte attaccano le persone in cerca di soldi o anche altro? Dove sono i controlli?

    Il decoro sociale che fine ha fatto? Dell’educazione e del senso civico si sa che si parla di utopia…ma gli interventi possono essere fatti proprio a favore di una sana e civile integrazione sociale. Quale cieco e sordo non ha visto o sentito ancora? Quale organo preposto non si rende conto che intascarsi i soldi per opere pubbliche diventa un doppio reato se poi alla fine non si raggiunge l’obiettivo? L’appello è quello di una persona che avendo bisogno di camminare quotidianamente seppur in una città tanto bella quanto difficoltosa per le sue impervie  salite…è costretta a sorbirsi lo scempio della pessima gestione di uno spazio urbano che mi piace immaginare come una reggia. Una reggia dalle tante stanze. Ognuna diversa dall’altra. Come dovrebbe essere. Una reggia senza il bagno però. La realtà, dunque, ad oggi non soltanto mi disillude ma dice soprattutto che quel punto specifico, mancando servizi, in altri punti…è stata adibita a Toilette pubblica. I famosi diurni di un tempo che ovviamente sono anche notturni, quando cioè è più facile non farsi notare, a quanto pare. Spero che questa mia goccia nell’oceano serva a sensibilizzare qualcuno di capacità che possa risolvere nell’immediato questa assurda situazione poiché la globalizzazione e l’emancipazione partono proprio dal rispetto delle vite umane. Il rispetto verso la comunità che mette al comando gente che diventa soltanto un “impiccio” una volta ottenuta la poltrona. Purtroppo per coloro io non so tacere difronte al degrado e al menefreghismo. Ma gente come me si sa…è scomoda. Esattamente come la famosa opera incompiuta. Non ci lamentiamo quindi se poi tutto si decentra o tutti emigrano da questa triste situazione.

    Con tanta indignazione e amarezza… Cittadina residente in via Marincola Pistoia.

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