Illuminiamo il futuro: i ragazzi del Convitto Galluppi protagonisti

Alla scoperta  degli più storici di Catanzaro: i quartieri Filanda, Grecìa e l'antica Giudecca.

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    Recuperare gli spazi abbandonati della città da restituire subito ai più piccoli; studiare in scuole più sicure per tutti. Sono queste le richieste che arrivano dai bambini che hanno partecipato alla campagna di Save the Children dal titolo “Illuminiamo il futuro”. In tutta Italia centinaia gli eventi organizzati nella settimana dal 21 al 27 ottobre. Uno quello che ha animato la città di Catanzaro al quale hanno partecipato gli alunni della IV A del Polo didattico “P. Galluppi” – Catanzaro centro. Guidate dalle maestre Melania Scalzo e Assunta Monteleone e grazie all’associazione “CulturAttiva” e la “Cooperativa L’isola che non c’è”, gli allievi hanno aderito all’iniziativa “Viaggio nei luoghi dell’antica città della seta”, con la quale hanno scoperto gli scorci più storici di Catanzaro, visitando i quartieri Filanda, Grecìa e l’antica Giudecca.

    L’obiettivo è stato quello di far conoscere ai ragazzi le proprie radici e, attraverso questa consapevolezza, contrastare la povertà educativa dovuta al fatto che in Italia – sostiene Save The Children – il numero dei bambini in povertà assoluta è triplicato negli ultimi 10 anni mentre la spesa pubblica a loro destinata continua a rappresentare una quota marginale degli investimenti.

    “Abbiamo aderito con entusiasmo a questa campagna – ha commentato il dirigente scolastico Stefania Cinzia Scozzafava – perché riteniamo che non ci possa essere futuro senza conoscere a fondo la storia del territorio cui si appartiene. E quella di Catanzaro è una storia nobile, legata all’arte della seta ma anche alla cultura di cui l’istituto che ho l’onore di dirigere è stato punto di riferimento nel corso dei secoli. Ringrazio le associazioni che, a livello locale, hanno portato avanti il progetto e le maestre che lo hanno voluto destinare ai loro alunni. Sono certa che questi ultimi avranno arricchito il loro bagaglio di conoscenze – ha concluso il dirigente – e che da oggi apprezzeranno con maggiore coscienza i luoghi della città in cui vivono, con la speranza che gli adulti li sappiano valorizzare, rendendoli adeguatamente fruibili a tutta la comunità”.

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