Con la scuola di teatro di Enzo Corea per dire no alla guerra

Le attività didattiche della Cooperativa Edizione Straordinaria a Fossato Serralta 

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    A qualche ora da “Mi Comandava Roma” messo in scena al Politeatro “Il Minore” di Catanzaro continua l’impegno della Cooperativa Edizione Straordinaria contro la guerra. Le attività didattiche della Scuola di Teatro Enzo Corea proseguono nella sede di Fossato Serralta, arrivata ormai al secondo anno di laboratori.

    La Scuola che fa riferimento alla sede principale di Catanzaro attiva da oltre trent’anni sotto la direzione artistica del regista Salvatore Emilio Corea ha in occasione dei festeggiamenti del 4 novembre voluto presentare un breve esperimento teatrale dal titolo “Con l’Anima in Spalle” per la regia di Pasquale Rogato che cura anche i corsi della sede di Fossato Serralta insieme a Massimiliano Rogato.

    Un esperimento appunto dove gli allievi Benedetta Fratto, Beatrice Costa, Giuseppe Lepera, Giuseppe Sirianni, Yassin Ezzari, Giuseppe Lepera, Rosalinda Lepera, Simone Lepera, hanno avuto modo di presentare al pubblico alcuni dati inequivocabili sui conflitti armati in corso nel mondo, sui numeri delle vittime di guerre che anno dopo anno aumentano e che ci fanno paura sempre di più fino a farci riflettere sul fatto che la “guerra” non fa per niente parte del passato.

    I ragazzi hanno poi recitato “La Guerra di Piero” il famoso testo del grande Fabrizio De Andrè dove viene evidenziato lo stato d’animo di un soldato, di un uomo costretto a battersi in guerra contro altri uomini con “lo stesso identico umore” e soltanto “la divisa di un altro colore”.

    Un modo diverso per ricordare i caduti delle guerre, un ulteriore modo per dire NO a chi pensa che i conflitti armati possano o debbano essere la soluzione o che possano essere l’unico modo per far valere eventuali diritti o doveri su altre persone, un no perché siamo convinti che come diceva Giorgio Gaber: “Un uomo solo che grida il suo no è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso ‘no’ avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo’. 

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