Amc, linea U4 da viale Isonzo per il Campus viaggia col ‘fuso orario’

Segnalazioni degli studenti della zona sud che lamentano particolari disagi per seguire le lezioni

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    Studenti appiedati. O quasi. Raggiungere il Campus dell’Umg per seguire le lezioni per gli studenti residenti nella zona sud diventa un terno al lotto. Stando alle segnalazioni degli stessi universitari, con tanto di orario bus in allegato, seguire i corsi affidandosi al trasporto pubblico diventa davvero difficile. La linea U4, quella che collega viale Isonzo, Corvo, S.Maria e diversi quartiere della zona sud con l’Umg, non tiene conto degli orari di inizio e fine lezione e costringe gli studenti ad arrivare tardi al mattino e rientrare prima della fine dei corsi alla sera. Tutto sballato. Ovviamente senza considerare ritardi fisiologici che aumentano il disagio e limitano le opportunità di chi ha voglia di studiare. Un diritto sacrosanto che una città capoluogo ed universitaria dovrebbe garantire con corse efficaci e continue e invece sostiene un servizio minimo e organizzato male.

    “L’inizio delle lezioni è previsto per le ore 8.30 – ci dice una studentessa – ma la linea U4 parte dalla funicolare alle ore 8, arrivare in orario è impossibile. Basterebbe anticipare la partenza della corsa di 15 minuti. La U4 per l’intera giornata non tiene conto minimamente delle nostre esigenze. La prima fascia di lezioni chiude alle 11, il bus per rientrare a casa parte dal Campus alle 10.40. Ma non finisce qui. Sembra quasi fatto a posta – prosegue la studentessa che risiede al Corvo – perchè anche all’orario di pranzo accade la stessa cosa: lezioni finite alle 13.30, partenza bus alle 13.15. Se volessimo seguire i corsi fino a sera sappiamo benissimo che siamo costretti a dover trovare un passaggio o aspettare nelle aule almeno due ore. Le lezioni finiscono alle 18.30 ma ci sono due pullman: uno alle 16.25 e l’ultimo alle 20.20. Morale della favola, devi scegliere: o non segui l’ultima lezione o decidi di aspettare due ore per rientrare alle 20.30. Roba da non crederci”.

    Riunioni con i rappresentanti degli studenti ed incontri con i vertici Amc oltre alle pec inviate alle istituzioni e ad organi competenti, non hanno risolto il problema. Nessuna risposta e i disagi aumentano. Parlare di città universitaria e non consentire ad uno studente catanzarese residente nei quartieri di seguire le lezioni è un’offesa agli universitari ed un’occasione persa per il capoluogo che sfigura al cospetto degli studenti fuori sede che fittano case in zone più accessibili sotto l’aspetto economico, ma poi prendono consapevolezza che per seguire le lezioni all’Umg c’è una conditio sine qua non: devi avere la macchina. E invece basterebbe un po’ di organizzazione. Pec inviate, riunioni fatte, articoli di giornale pure: “Cosa bisogna fare per avere U4 in orario? Fatecelo sapere”, conclude la studentessa.

    Gianluigi Mardente 

     

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