Chiusura Imperiale, le associazioni chiedono adeguata politica fitti

Torna prepotente la questione del Centro Storico 

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    Contro la chiusura del bar Imperiale intervengono Associazione Italia Nostra Associazione Cara Catanzaro Associazione Antonino Greco Associazione per il decoro urbano Legambiente Catanzaro Associazione Solaria Associazione il Campo

     

    Apprendiamo che il prossimo 27 novembre chiuderà il nostro “bar Imperiale” uno dei pochi simboli identitari di Catanzaro sicuramente il più importante per il centro storico. Aperto nel 1892 da Giuseppe Serrao, per tanti anni costitui’ il biglietto da visita dei caffè catanzaresi : il “Gran Caffè Serrao”. Faceva parte della vita, della storia di Catanzaro, divenendo sede di incontri intellettuali, politici, professionali era il salotto della città. Lo scrittore inglese George Gissing nel suo libro By the Ionian Sea pubblicato nel 1901 descrive la sua visita al primo caffè di Catanzaro dei fratelli Serrao e le conversazioni degli avventori dai contenuti incomparabilmente più elevati di quelli inglesi. L’Imperiale come i catanzaresi di oggi lo indichiamo è ancora il caffè più importante della città testimonianza di un’epoca tra le più felici per stile e gusto architettonico. Ricorda infatti lo storico Caflish di Napoli. Sappiamo che il locale è vincolato nella destinazione d’uso e che il piano superiore a detta degli attuali gestori è stato ristrutturato solo in parte non giustificando il canone di fitto troppo elevato. I canoni del fitti nei locali del centro storico non sono rapportati da anni alla crisi economica e del commercio, allo spopolamento, all’impoverimento di cui soffre oggi Il cuore della città. Esprimiamo la nostra totale solidarietà ai dipendenti ed alle loro famiglie per la perdita del posto di lavoro e ci appelliamo a tutti, in primo luogo al Sindaco Sergio Abramo, ai consiglieri comunali, alla proprietà immobiliare, alle associazioni, ai cittadini tutti perché intervengano a scongiurare l’ennesima chiusura di un’attività che questa volta per il suo valore storico ed identitario non può lasciare i catanzaresi indifferenti al suo destino.

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