Chiusura Imperiale, la Cicas scrive alla titolare

Cara Rosina, prima di accodarmi alle giuste manifestazioni di solidarietà, ho voluto prendere del tempo per riflettere sulla tua decisione. Ho potuto comprendere quanto coraggio e non scoraggiamento hai espresso nel voler porre fine a una storica e socialmente rilevante attività. Hai avuto il coraggio della ribellione, della protesta portata alle estreme conseguenze e, personalmente, non ho potuto che ammirare questa tua forza. Ho paragonato il tuo gesto alla resistenza dei monaci tibetani che si davano fuoco per protestare contro un governo oppressore e per offrire un’opportunità di riscatto alla comunità tibetana.

Fatta questa doverosa e sentita premessa mi rivolgo alla Rosina Gallo dirigente, attivista della nostra struttura con la quale abbiamo, spesso, cercato di comprendere le dinamiche che hanno portato il centro storico di Catanzaro a subire un sempre più diffuso malessere. Dirigente con la quale ho dialogato nel proposito di trovare e stimolare azioni volte alla rinascita e alla conseguente crescita del sistema sociale e commerciale della nostra martoriata città. Nel nostro interloquire eravamo giunti alla conclusione che può sembrare ovvia ma ovvia non lo è : solo la forte e fattiva collaborazione tra commercianti, parti sociali e istituzioni può portare a una soluzione del problema vevamo individuato i punti deboli del commercio nel centro storico ed avevamo individuato i punti deboli di un’amministrazione debole nella proposta di soluzioni per il risanamento del suo cuore urbano. Ti invito, pertanto, a non declinare la tua partecipazione all’ assemblea pubblica che la CICAS organizzerà nei prossimi giorni. Assemblea dove raccoglieremo, certamente, preoccupazione e rabbia ma dove avremo l’occasione di alzare forte la nostra voce e faremo le nostre proposte.

 Luigi Biamonte- Coordinatore Prov.le C.I.C.A.S.