Al Circolo Placanica cinema impegnato e intrigante di Barbara Rosanò

Un cortometraggio selezionato dalla Canon Italia, prodotto dalla Associazione Kinèma e diretto da Barbara Rosanò, è stato l'argomento del Mercoledì culturale

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    Un cortometraggio selezionato dalla Canon Italia, prodotto dalla Associazione Kinèma e diretto da Barbara Rosanò, è stato l’argomento del Mercoledì culturale del Circolo Placanica, che tra i titoli di coda figura come Sponsor ufficiale di questa produzione. Non ha nascosto un pizzico di orgoglio il Presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, nel presentare la serata, ricordando al foltissimo uditorio che buona parte delle spese di produzione sono state coperte dal contributo economico che il Circolo Placanica ha deciso di riconoscere a Barbara Rosanò per la realizzazione di questo film interamente girato a Catanzaro.

    E proprio alla scena culturale cittadina, ai diversi volti e ai variegati aspetti che l’attività culturale assume tra le nostre strade e nelle nostre case, è stata dedicata buona parte della serata, subito dopo aver analizzato e approfondito le tematiche affrontate (con grazia e con sorpresa) dal filmato “Please return to…” della durata di circa tredici minuti, ma denso e significativo come un colossal hollywoodiano. Si è parlato di amore, di sentimenti, di relazioni emotivamente e oniricamente coinvolgenti, di ricerca, di aneliti e di speranze, di illusioni e delusioni, di aspirazioni, fino a un finale spiazzante e significativamente coinvolgente che ha portato, con ironia e realismo, ad una sintesi e a una conclusione originalissima. Il dibattito che ne è conseguito, con Marcello Barillà, la regista, e numerosi altri interlocutori tra il pubblico, ha denunciato come a fronte di un impegno riconosciuto di diversi soggetti culturali locali e a una credibilità artistica documentata, non si riesca ad affrancare la nostra città da quella immagine di provincialismo che forse la nostra Amministrazione potrebbe cercare di ribaltare proprio puntando sulla promozione delle sue risorse “interne” e delle realtà culturali operanti e operose sulla piazza. Una bella serata.

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