Strada Visconte, Celia: ‘Via impraticabile, residenti abbandonati’

Solo chi è in malafede o ha altri scopi personali può negare l’evidente fallimento di questa amministrazione

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    “Assistere a persone che chiedono che la strada di accesso alle loro case sia percorribile, ascoltare anziani esprimere il loro bisogno di amore e contatto con parenti e amici, compromesso dal loro obbligato isolamento, provoca rabbia a chiunque abbia un pizzico di umanità e senso civico”. Non usa mezzi termini il consigliere comunale di Catanzaro, Fabio Celia, per esprimere l’amarezza provocata dal drammatico appello dei residenti della strada che dal Visconte conduce a Sant’Elia, di competenza del comune di Catanzaro.

    “La via in questione – prosegue Celia – è totalmente impraticabile e costringe a deviare per chilometri, mettendo in pericolo anche l’intervento dei soccorsi in caso di bisogno. Nonostante gli appelli e i ripetuti tentativi di essere ascoltati, i residenti restano abbandonati alla loro problematica quotidianità totalmente ignorati dalle istituzioni. Incredibile che ancora non si sia fatto nulla, ma non c’è da stupirsi, perché l’amministrazione guidata dal sindaco Sergio Abramo ci ha abituato a non far nulla. Sembra che nessun problema della città, nonostante ve ne siano di allarmanti, scalfiscano la serenità di Abramo, impegnato a disegnare il suo futuro politico e da sempre indifferente alle sorti della città che amministra da 20 anni e che ha ridotto nello stato in cui versa e che ormai è sotto gli occhi di tutti i catanzaresi. Solo chi è in malafede o ha altri scopi personali può negare l’evidente fallimento di questa amministrazione.

    Ciò che fa più rabbia – aggiunge Celia – è assistere ad un sindaco che non interviene su Viale Isonzo, dove ci sono catanzaresi che soffrono realtà assurde, non si occupa di Janò e di cittadini che rischiano la vita ad ogni pioggia e non si occupa di persone isolate per una strada da aggiustare. Meglio occuparsi di candidature, incarichi, ruoli e azioni finalizzate a costruire il benessere di pochi eletti che pensare alla sofferenza dei più deboli, di coloro che gridano il disperato bisogno di aiuto e che puntualmente restano inascoltati. È ora di dire basta alla politica dei venditori di fumo – conclude Celia – a Catanzaro ed ai catanzaresi servono fatti, soluzioni ai problemi e non promesse sparse a macchia d’olio per sfruttare il bisogno dei cittadini e trasformarlo in voti sicuri con i quali garantirsi ruoli di potere e privilegi. Il sindaco può godere di denaro, benessere e tanti privilegi. Ma c’è chi non ha una strada per raggiungere casa sua o per essere raggiunto. C’è chi vive in case a rischio frane e chi in quartieri degradati e insicuri. Ma tutto questo Abramo non lo vede, anzi, fa finta di non vederlo. Presto, però, renderà conto di quello che è stato e di ciò che ha fatto. Forse il sindaco voleva restare nella storia e allora sappia che c’è riuscito: sarà ricordato come una delle peggiori pagine scritte nella storia della città”.

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