Esce il primo dicembre ‘La leggenda del Catanzaro’ di Sergio Dragone

Una grande storia sportiva in 70 quadri d’autore

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    Una storia del Catanzaro Calcio come non si è mai letta. Ogni “quadro” riserva al lettore grandi sorprese, aneddoti assolutamente inediti, riferimenti inaspettati alla storia, alla letteratura, al cinema e alla musica.

    Settanta “quadri” di autore, settanta piccole-grandi monografie che si leggono d’un fiato come le pagine di un romanzo. Sono le storie dei presidenti, degli allenatori, dei calciatori, delle partite epiche. Ogni “quadro” si legge autonomamente e si autoalimenta.

    Esce il 1 dicembre – disponibile su Amazon e negli stores digitali delle principali librerie – “La leggenda del Catanzaro. Una grande storia sportiva in 70 quadri d’autore” di Sergio Dragone, edito da Media&Book. La prefazione è di Giuseppe Bisantis, radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

    In copertina una rielaborazione grafica della prima pagina dell’Intrepido dell’11 dicembre 1969 dedicata a Gianni Bui, indimenticato cannoniere giallorosso, all’epoca militante nel Verona.

    Un autore dalla penna raffinata e ispirata per raccontare una grande storia sportiva, quella del Catanzaro Calcio che nel 2019 ha compiuto i suoi primi novant’anni.

    Emergono dal passato eventi e figure leggendarie, personaggi che hanno fatto la storia del calcio italiano e che hanno legato in qualche modo la loro vicenda umana e sportiva al club giallorosso.

    La storia del Catanzaro non è solo una storia di numeri, di risultati o di palmares, pure importanti. E’ soprattutto una storia di uomini e delle loro gesta, non sempre eroiche, ma che hanno sempre infiammato la fantasia e la passione di intere generazioni.

    Questa storia del Catanzaro è una storia diversa, come forse non è stata mai scritta o letta. Ogni personaggio viene romanzato, raccontato nella sua intimità, nei suoi tratti psicologici e caratteriali, spiegato con inevitabili riferimenti storici e culturali. Non mancano nemmeno i soprannomi di stampo “breriano”. Ed ecco il Jair Bianco (Alberto Spelta), il Grande Airone (Gianni Bui), Il piccolo Ragno Nero (Umberto Provasi), il George Best italiano (Sergio Pellizzaro), il Gatto Rosso (Paolo Cimpiel) e tanti altri fino al “Sindaco” (Fabrizio Ferrigno) e a Joe la Gazzella (Diomansy Kamara).

    Gli intrecci tra i vari personaggi ricreano atmosfere perdute e confermano che il calcio, come la vita, è legato inesorabilmente al grande libro del destino.

    Settanta piccole monografie, settanta “quadri” appunto, che compongono, tutti assieme, la leggenda di una squadra di calcio del sud. Il calcio diventa romanzo.

     

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