L’istituto De Nobili tra teatro e solidarietà

Regala sorrisi e si fa portavoce di sentimenti e valori solidali.

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    Gli alunni di una classe quinta dell’I.I.S. “ De Nobili”, indirizzo Scienze umane, regalano sorrisi e si fanno portavoce di sentimenti e valori solidali. Natale, una parola magica che racchiude in se’ tanti significati: amore, pace, solidarietà. Già, la solidarietà, quell’immane sentimento che anima da tempo gli alunni dell’Istituto “De Nobili” di Catanzaro, rappresentato dalla Dirigente Susanna Mustari. Una vera e propria marcia della solidarietà quella condotta dall’esuberante prof.ssa Brunella Badolato che guida tenacemente gruppi di alunni in diverse iniziative; è solo di pochi giorni fa l’esperienza all’Oasi di Padre Pio di Giovino dove è stata rappresentata la fiaba “Alice nel paese delle meraviglie” e martedì 10 dicembre, invece, il trenino solidale si è spostato al centro RA.Gi Onlus, diretto dalla dott.ssa Elena Sodano. Un’altra esperienza indimenticabile e di notevole spessore umano per l’istituto cittadino, protagonisti questa volta i ragazzi della classe quinta dell’indirizzo Scienze Umane; all’interno della struttura le ore trascorrono in fretta, trascorrono piacevolmente e si donano sorrisi e carezze agli ospiti affetti da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, e non solo.

    Una breve piece teatrale, dal titolo “Il bambino volante”, divertente senza dubbio, ma anche ricca di insegnamenti. Una giornata all’insegna dell’amore, dell’accoglienza, della gratitudine, dell’arricchimento reciproco: «Una vera e propria lezione di vita», a detta di tutti gli studenti commossi che, con l’entusiasmo, la spontaneità e la vivacità propri della loro giovane età, sono riusciti a coinvolgere il “pubblico” in balli di gruppo, canzoni, sorrisi, riempendo di emozioni i loro cuori. E ancora, un ricco buffet di dolci offerto dagli alunni, tanti, tantissimi racconti, filastrocche, citazioni virgiliane, massime e piacevoli risate. La dott.ssa Sodano dal 2002, con la sua associazione, cerca di restituire dignità a persone che «Sono vittime di una stortura sociale, – ha affermato la dottoressa- e per loro gli operatori del centro RA.GI, unico in Calabria, stanno lottando come dei guerrieri perché prendersene cura non è assolutamente facile».

    Le sue parole hanno fatto commuovere e riflettere gli alunni, che hanno appreso una lezione di vita significativa quale solo «la contaminazione con la sofferenza umana può offrire». L’amore per la vita dei giovani attori dilettanti del “De Nobili” ha trasformato in magia un attimo di quell’eterno presente in cui gli ospiti dell’associazione sono intrappolati: ex docenti, tipografi, dirigenti, direttori regionali che hanno perso definitivamente la loro identità, ma non la voglia di ricevere attenzione, ascolto, carezze, umanità.

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