I 75 anni di Ansa: testimone della storia anche in Calabria

L’agenzia di stampa racconta il territorio gia da prima dell’inaugurazione della sede di Catanzaro del 1982. Ricordi e aneddoti. Veltri: ‘Quando scrissi piangendo la notizia della morte di Falcomatà

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    di Roberto Tolomeo

    Da ‘l’ho ascoltato alla radio’ a ‘l’ho letto su internet’ come sono cambiati i riferimenti informativi della gente comune… Ma dal punto di vista degli addetti i lavori il discorso è un po’ differente: da decenni l’indice di affidabilità di alcune fonti non è mutata neanche una virgola. Pensate al ‘lancio’ Ansa: per esempio, difficile farne a meno per chi svolge il lavoro di informare. E la principale agenzia di stampa italiana compie oggi 75 anni e la sua storia s’intreccia inevitabilmente anche con quella della nostra regione anche quando ancora le corrispondenze dal suolo calabro venivano gestite dalla sede di Napoli, prima che all’inizio degli anni 80 la sede catanzarese venisse inaugurata.

    Oggi e da ormai 7 anni responsabile della sede calabrese è Ezio De Domenico 60 anni in Ansa dal 1984. Solo due anni prima la redazione catanzarese aveva aperto i battenti in una sede su Corso Mazzini poco lontana da quella attuale di Largo Serravalle. Del nucleo storico dei primi anni di vita facevano parte anche Diego Minuti, Franco Scrima che fu il primo responsabile di sede e Filippo Veltri giunto e che gli subentrò come caporedattore dopo 18 anni.

    “Eravamo tutti professionisti giovani ma esperti – ricorda Veltri ‘tesserato Ansa’ dal 1986- che potevano contare su corrispondenze capillari e di qualità in tutta le regione. Dal Cosentino al Reggino. Poi l’organico si allargò. I primi anni di Ansa Calabria sono coincisi con un momento particolare dell’informazione locale che ancora doveva crescere. Pochi giornali, una tv tutto sommato ancora gli inizi e internet ovviamente ancora lontano dal nascere”. Il peso insomma della madre di tutte le agenzie di stampa nel nostro tessuto sociale, e nella rete informativa calabrese era all’epoca davvero notevole. L’arrivo dei portali online e dei social gradualmente da fine secolo , è appena il caso di ricordarlo, fu una svolta epocale che cambiò un po’ le carte in tavola.

    Il ruolo dell’informazione Ansa per via dei numerosi tagli si ridimensionò almeno dal punto di vista quantitativo. Le nuove tecnologie da una parte permisero anche al lettore non giornalista di essere informato direttamente dalla principale agenzia italiana dal web, con i video, con il podcast. Dall’altra consentì la nascita anche in Calabria una miriade di alternative informative come queste stesse pagine web che state leggendo.

    Eppure l’autorevolezza Ansa non si è nemmeno scalfita. Difficile anche per chi ci ha lavorato per anni e anni estrapolare dallo scrigno dei ricordi alcune notizie più importante di altre, alcuni aneddoti. Veltri, che guidò la redazione sino al 2013 e alla nomina di De Domenico, ricorda i vari episodi di cronaca, gli omicidi, gli arresti il terremoto di Mormanno 2012 le numerose alluvioni che hanno colpito la regione ma tiene soprattutto  mente due eventi che per ragioni diverse sono legate alla sua vita non solo professionale.

    “Diventai responsabile di Ansa Calabria i primi di settembre del 2000 – sottolinea –Ricorda cosa successe in quei giorni? Esatto, la tragedia del camping Le Giare, a Soverato fu un momento drammatico per il Catanzarese e un battesimo di fuoco per me. I fatti ebbero una vasta eco e arrivarono colleghi Ansa da fuori come succedeva in caso di notizie di portata nazionale”. Un secondo aneddoto più personale risale a poco più di un anno dopo. Era l’11 dicembre 2001.

    Ero solo in redazione quella sera – ricorda Veltri – ed ricevetti la notizia della morte di una grande persona che conoscevo molto bene, il sindaco di Reggio Calabria Italo Falcomatà. Fare il lancio in cui si annunciava la sua scomparsa fu per me particolarmente difficile. Penso ancora oggi con emozione quando scrissi quella notizia con le lacrime agli occhi”. Del futuro dell’Ansa si è anche parlato nei giorni scorsi a Roma, in occasione della visita del presidente della Repubblica Mattarella in cui si è parlato di sostegno pubblico per le agenzie. Prevedere il futuro è al momento improponibile ma l’auspicio di tutti è quello di continuare a contare su una informazione che sia allo stesso tempo celere e certa come quella fornita da Ansa nei primi 75 anni di vita.

    (Nella foto in alto tre componenti della redazione Ansa di Catanzaro nei primi anni di vita: Diego Minuti, Franco Scrima e Filippo Veltri) Nella foto del testo l’attuale responsabile di sede Ezio De Domenico)

     

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