Precari della Sorical, contratti rinnovati per un anno

Cisl soddisfatta ma promette di non abbassare la guardia

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    Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pompeo Greco, segretario generale FEMCA CISL CALABRIA

    Rinnovati di un altro anno i contratti a tempo determinato dei lavoratori assunti nel mese di gennaio 2019 in Sorical. Merito della RSU per l’importante risultato ottenuto, nonostante le  tante difficoltà e i forti condizionamenti ambientali perpetrati da chi ha continuato e continua, pretestuosamente, attraverso malcelati capziosi  tentativi di  delegittimarne il mandato di rappresentanza, ottenuto alle elezioni di rinnovo con un consenso del  73% dei lavoratori  aventi diritto al voto. Il risultato ottenuto di rinnovo dei contratti a tempo determinato, si colloca in un percorso di forte responsabilità che  solo il sindacato della CISL ha voluto fortemente assumere e perseguire, in un contesto, è bene ricordarlo di forti strumentalizzazioni della politica e non solo. Basterebbe riprendere le dichiarazioni a mezzo stampa del periodo. Gli esposti in Procura contro le stesse assunzioni che grandi ripercussioni hanno determinato nella gestione operativa della Sorical, con  il conseguente intervento e le verifiche delle  Autorità competenti. Sono queste le ragioni per cui, il risultato conseguito dalla RSU, supportata dalla segreteria regionale  della Femca Cisl, assume una valenza importante, avendo la stessa, avuto il merito e soprattutto la freddezza e la lungimiranza di una capacità negoziale che ha consentito di non perdere di vista neanche per un momento, l’obiettivo prioritario del rinnovo dei contratti. In una  difficile situazione con i ritardi nella riscossione delle tariffe anche in Comuni importanti come Reggio Calabria e Cosenza, il consorzio Congesi, la Multiservizi di Lamezia Terme, che hanno determinato  forti criticità gestionali, mettendo di fatto anche a rischio il rinnovo dei contratti a tempo determinato di tanti lavoratori che oramai da anni operano nel ciclo produttivo diretto della Sorical.

    Per queste ragioni, con la ferma convinzione che la Sorical non possa più oramai prescindere dalle prestazioni di questi lavoratori, che come Femca Cisl sosterremo con determinazione l’azione della RSU per la loro definitiva stabilizzazione con contratti a tempo indeterminato. Iniziando da quelli con scadenza contrattuale a febbraio, che operano sulla Diga del Menta di recente messa in funzione, che consente con la sua attivazione, dopo tanti anni, è opportuno ricordarlo, di fornire l’acqua alla città metropolitana di Reggio Calabria. Al di là dell’aspetto positivo di quanto ottenuto, sentiamo però anche la necessità di evidenziare, alla luce di quanto emerso soprattutto nell’ultimo periodo, che non sia più procrastinabile un riassetto dei processi tecnici organizzativi, operativi e gestionali  della Sorical, con la definizione di un organigramma strutturato nel merito, che non esiste,   al fine di ridurre le diseconomie che purtroppo si determinano. E su queste questioni che si intensificherà in futuro, la nostra azione sindacale, attraverso confronti con i Commissari liquidatori, con l’obiettivo di determinare nuove condizioni di trasparenza e chiarezza delle responsabilità degli atti gestionali, per garantire, di contro, per come stiamo da tempo sostenendo, certezza dei diritti di tutti i lavoratori della Sorical. Così come ribadiremo ancora con forza,  alla nuova governance  regionale che scaturirà dalle imminenti elezioni, che la politica dia segnali tangibili di discontinuità rifuggendo dalle solite  dichiarazioni di circostanza, e si attivi attraverso  atti concreti e dirimenti.

    La Sorical, ribadiamo, va rilanciata valorizzando il patrimonio di competenze professionali che esprime, va messa in condizioni di diventare il soggetto unico gestore, attraverso il riordino del servizio idrico integrato in Calabria, che preveda piani industriali seri e realizzabili con la ineludibile gestione industriale del servizio. E  soprattutto deve uscire dalla fase di gestione in  liquidazione, che si protrae incomprensibilmente da oramai ben quasi otto anni. Questo è quello che chiederemo con determinazione come FEMCA e come CISL alla nuova classe dirigente regionale”.

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